Il 1986 fu probabilmente l'ultimo anno di gravi tensioni internazionali prima della fine della guerra fredda. 

Nonostante i primi segnali di disgelo nelle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, cominciati con l'incontro tra Reagan e Gorbačëv a Ginevra nell'ottobre 1985, numerosi focolai di crisi rendevano molto difficile il ritorno ad un clima più disteso: dall'Afghanistan all'Angola al Nicaragua, le superpotenze erano ancora impegnate in una serie di scontri indiretti. 

In Medio Oriente e in Mediterraneo la situazione era resa ancora più tesa dalla guerra Iran-Iraq, dalla continuazione della crisi libanese dopo il ritiro della forza multilaterale internazionale nel 1984, e dall'atteggiamento molto provocatorio e aggressivo della Libia di Muahammar Gheddafi, impegnata in una guerra aperta in Ciad e in varie attività di sostegno al terrorismo.

E' in questo contesto che va inserito e studiato il periodo di crescenti provocazioni reciproche tra Stati Uniti e Libia nella primavera del 1986, culminato con il raid aereo americano dell'aprile 1986. Fu un'operazione molto controversa, che sollevò aspre critiche anche da parte di vari alleati degli Stati Uniti e che ebbe conseguenze importanti sulla politica libica.

Per la politica estera italiana, in particolare, si trattò di un momento molto difficile, in cui il governo Craxi-Andreotti si trovò nuovamente di fronte al dilemma di come conciliare la propria lealtà nei confronti dell'alleato americano con la volontà di portare avanti un disegno di ricomposizione delle tensioni e dei conflitti nel Mediterraneo.

A distanza di trent'anni, questa giornata di studi si propone di ricostruire gli avvenimenti di quelle settimane alla luce della nuova documentazione archivistica emersa negli ultimi anni, ma anche delle testimonianze di importanti protagonisti.

Una tavola rotonda finale si propone di fare il punto della situazione attuale e di individuare eventuali nessi tra gli eventi di allora e quelli di oggi.


PROGRAMMA 

09.30 Saluti degli organizzatori e presentazione del Convegno


I sessione 10.00 - 11.30: “La politica estera italiana”

Chair: Francesco Lefebvre, Università Sapienza, Roma

  • “Italia e Libia dal colpo di Stato di Gheddafi all'operazione "Eldorado Canyon": tra eredità coloniali, relazioni economiche e intese politiche (1969-1986)” - Massimiliano Cricco, Università Guglielmo Marconi, Roma e Federico Cresti, Università di Catania
  • “La diplomazia della perseveranza: Andreotti e Gheddafi" - Luca Micheletta, Università Sapienza, Roma
  • "Gestire l'isolamento internazionale di Gheddafi:Roma e Tripoli dopo il 1986" - Arturo Varvelli, ISPI
  • “Le relazioni tra Italia e Stati Uniti negli anni ottanta” - Leopoldo Nuti, Università Roma Tre


II sessione 11.30 - 12.30: “Testimonianze”

Chair: Leopoldo Nuti

Antonio Badini, Margherita Boniver, Basilio Cottone


12.30: Intervento di Monica Maggioni, Presidente Rai


13.00 - 14.30: Lunch


III sessione 14.30 - 16.00 “La politica internazionale”

Chair: Antonio Varsori, Università di Padova

  • "The Reagan Administration's Anti-Terrorist Strategy and Operation Eldorado Canyon"* - Mattia Toaldo, European Council of Foreign Relations, Londra  
  • “The evolution of Libyan Foreign policy after the US raid”* - Maalfrid Braut-Egghammer, University of Oslo
  • “Repercussions inside Libya of the 1986 bombing"* - Diederick J. Vandewalle, Dartmouth College, Hanover 
  • “Mitterrand and the Libyan crisis”* - Frédéric Bozo, Sorbonne University - Paris III

IV sessione 16.00: Tavola Rotonda: “La Libia a trent'anni dal raid americano: un salto nel futuro"

Con la partecipazione di: Pierferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto, Stefania Craxi, Franco Frattini, Paolo Magri, Ahmed Maiteeq, Antonio Tajani

Presiede: Alberto Negri - Il Sole 24 Ore


PER MAGGIORI E PIU' PRECISE INFORMAZIONI :
http://www.fondazionecraxi.org