“Renzi ha vinto questa partita perché ha piegato e
violentato la minoranza Pd, ma è per la storia è un perdente perché la sua
riforma costituzionale restringe gli spazi di libertà e di democrazia nel
nostro Paese”. E’ il commento di Rino Formica, ex ministro del Lavoro del
Psi negli anni 80 e 90. Dopo l’accordo raggiunto all’interno del Pd, il
ddl riforme sarà votato al Senato il prossimo 13 ottobre. Sel ha ritirato
62mila emendamenti, lasciandone sul tavolo solo 1.200, e anche la Lega
nord ha scelto di mantenere invariate solo le proposte di modifica nel
merito. Secondo Formica, se passa la riforma cambieranno molte cose nel
nostro Paese in quanto “ciascun popolo ha il governo che si merita, e il
Pd ha trovato il Venerabile che si merita”.
Qual è il bilancio dell’accordo tra Renzi e
sinistra Pd sulla riforma? Il bilancio non è sulla riforma
costituzionale, che ormai è un disfare senza prospettive l’architettura
dell’ordinamento costituzionale del Paese. Tanto che questo accordo
andrebbe chiamato “Come disfare l’Italia”. La minoranza Pd infatti è stata
piegata e violentata. Renzi ha contato molto sulla rassegnazione e sulla
stanchezza dell’opposizione interna e su un certo fatalismo che si è
diffuso all’interno del Pd.
Come valuta il modo in cui è stata
impostata questa riforma? Questa riorganizzazione della
vita dello Stato italiano è stata impostata in modo tale da fare passare
il principio che i governi possono modificare le costituzioni, in forza di
un potere che non deriva loro dalla maggioranza del Paese ma da una legge
elettorale. Noi oggi abbiamo un Parlamento di eletti fuori Costituzione,
come ha dichiarato la Consulta, dove la maggioranza della rappresentanza
non corrisponde alla maggioranza reale del Paese.
E dunque come valuta il modo in cui la
Costituzione esce cambiata da questa riforma? Questa riforma
modifica la Costituzione nella sua parte strutturale. A uscirne cambiati
sono il bilanciamento dei poteri e l’equilibrio tra democrazia diretta e
indiretta. Non è un fatto di per sé autoritario, ma apre la strada a ogni
tipo di avventura.
Chi è il
vero vincitore di questa vicenda?
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