«Amato sarà Presidente
 con Napolitano: come i due papi»

Intervista a Rino Formica su Linkiesta del 19-01-2015

«Avremo due papi, due presidenti della Repubbica, il mandato di Napolitano non è ancora finito, durerà per altri cinque anni». Rino Formica, barese, classe 1927, massimo conoscitore del funzionamento politico della Repubblica italiana, già ministro dell’Economia del governo Craxi, socialista, inventore di aneddoti che hanno cambiato il politichese in Italia («La politica è sangue e merda»), non ha dubbi: «Mi pare che chi risponda di più all’identikit del nuovo presidente della Repubblica sia Giuliano Amato. E’ naturale che sia un nome in continuità con il mandato di Giorgio Napolitano, che continuerà a fare politica anche lontano dal Quirinale». 

Ne è così sicuro? 
Amato è la personalità che può guidare l’Italia sia per quanto riguarda i problemi che abbiamo con l’Europa, per la crisi economica e finanziaria, sia per quanto riguarda la trasformazione del nostro sistema istituzionale italiano.... [continua a leggere]

 

 

Formica: al Quirinale?
 Ora vedo bene Amato

Intervista a Rino Formica su La Gazzetta del Mezzogiorno del 18-01-2015 - di Roberto Calpista -

BARI - Rino Formica, barese classe 1927, varie volte ministro e dirigente di livello del Psi durante la segreteria di Bettino Craxi. Di lui è da leggenda la dichiarazione: «La politica è sangue e merda». Un'altra volta affermò che «il convento è povero, ma i monaci sono ricchi». E altrettanto nota la sua definizione dell'Assemblea Nazionale (il parlamentino del Psi) vista come una «corte di nani e ballerine». Formica è un conoscitore profondo della storia della Repubblica, avendo attraversato da protagonista le più importanti fasi politiche. Ha l’esperienza necessaria per una «valutazione distaccata» della nuova ennesima corsa al Colle.

Formica, un nome?
Alle attuali esigenze del Paese, può rispondere al momento solo Giuliano Amato.

Stefania Craxi la pensa diversamente. Ha definito il dottor Sottile «genio elettronico dell’opportunismo».
L’attuale situazione è talmente grave che anche i dolori di famiglia andrebbero accantonati.... [continua a leggere]