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Intervista a Rino Formica su
Il Riformista del 28-11-2020
La parola al “nemico irriducibile” della
Philip Morris: il senatore Rino Formica. La definizione di
irriducibilmente “ostile” è contenuta in un rapporto di 16 pagine
della Philip Morris pubblicato su http://m.lobbyingitalia.com:
2000/2008 “Cene e viaggi pro-tabacco. Il lobbismo Marlboro style”.
Il combattivo senatore, lo è anche oggi alla veneranda età di 93
anni. Si guadagnò quella medaglia nel 1991 quando era ministro
delle Finanze. E a Il Riformista ricorda quella vicenda e regala
una lucidissima e tagliente, “alla Formica” insomma, rifl essione
politica su Cinquestellopoli.
Senatore Formica, perché la
Philip Morris la vedeva, è il caso di dirlo, come “fumo negli
occhi”?
Dalle
informazioni della nostra Guardia di Finanza risultava che i
contrabbandieri erano riforniti addirittura da fabbriche che la
Philip Morris aveva in Bulgaria. Bada bene: questo avveniva in
anni di Guerra fredda, quando l’impero sovietico non era ancora
crollato. L’esportazione delle sigarette della Philip Morris
veniva effettuata attraverso le cosiddette “navi madri”, chiamate
in questo modo perché poi diventavano le “madri” delle navi dei
contrabbandieri. Buona parte di questo materiale prodotto, le
sigarette, andava distribuito su queste “navi fi glie”, che erano
dei contrabbandieri, e poi veniva smistato. In buona sostanza, la
produzione industriale delle sigarette della Philip Morris era
anche produzione che avveniva nei Paesi protetti dell’Est e poi
smistata ai contrabbandieri. Le informazioni erano pressanti,
abbastanza diffuse. Tieni presente che la Philip Morris aveva una
rete che loro chiamavano di “pubbliche relazioni” ma che era di
corruzione in tutti i Paesi per diffondere la loro produzione
industriale. E tra i loro clienti importanti c’erano i
contrabbandieri. Noi chiedevamo di avere da loro la
collaborazione, di sapere a chi vendevano questa roba per
identificarli...[CONTINUA
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