Intervista a Rino Formica su
Formiche.net del 27-10-2020
“Governare
non è asfaltare, è scegliere”. Un sussulto di tensione scuote la
voce al telefono di
Rino Formica.
Socialista della prima ora, braccio destro di
Bettino Craxi,
già ministro dei Trasporti, delle Finanze, del Lavoro nei ruggenti
anni ‘80, guarda sconsolato il suo Paese calare la saracinesca,
ancora una volta. Tre mesi fa, a
Formiche.net,
aveva previsto l’arrivo di una “tempesta perfetta” in autunno.
Oggi la tempesta è arrivata, e ha trovato tutti impreparati.
Governo. Opposizione. Perfino il Colle.
Rino Formica, se la aspettava
così questa tempesta?
Io almeno la aspettavo. Altri
evidentemente no. Altrimenti non si spiega lo stato di confusione
di questo governo di fronte alla nuova ondata del virus.
È molto severo.
Sono realista. Come si fa a chiedere
coesione al Paese, quando non c’è coesione all’interno della sua
direzione politica? Questa maggioranza ha fatto del vivere alla
giornata un modus operandi.
Si riferisce alle nuove chiusure?
Non sono che la conseguenza. Chiudono
cinema e teatri, ristoranti ed alberghi, ma non svelano i dati per
cui sarebbero questi i luoghi del contagio. La verità è che non
esistono classi sociali ed economiche sacrificabili e altre
privilegiate. Qui tutti, chi più, chi meno, lottano fra la vita e
la morte. Come si può chiedere al Paese di rispondere con senso di
responsabilità a disposizioni così traumatiche e diseguali?
Si può dare la colpa solo alla
politica?
La colpa è anzitutto dell’antipolitica,
che la politica in questi anni ha sopportato, accudito,
legittimato. Come un veleno a lento rilascio, il populismo
antiistituzionale si è fatto strada nelle vene del Paese. A forza
di dire che la rappresentanza elettiva non conta, che la
democrazia dei partiti è corrotta, che le istituzioni sono avanzi
archeologici, si è scavato nella coscienza del Paese un rigetto
dell’ordine, dell’equilibrio, della legge e di chi la emana. Oggi
ci viene presentato il conto.
Come si è mosso Giuseppe Conte?
Si è
approfittato del disordine...[CONTINUA
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