Intervista a Rino
Formica su Formiche.net del 25-05-2021
Sopravvivere, e
sopravvivremo. A un solo grido di battaglia risponde oggi la
politica italiana, dice Rino Formica,
una vita fra le fila del Partito socialista, già ministro delle
Finanze: “L’autoconservazione”. Il bilancio dei primi cento giorni
del governo Draghi è severo, a tratti impietoso. Non certo per
colpa di un premier venuto da Francoforte con una premessa fin
troppo chiara, la “provvisorietà”. Quanto semmai per una
maggioranza che “vive alla giornata, senza capire che sta per
esplodere una bomba sociale e istituzionale”.
Quale bomba?
Temo abbiano preso troppo alla leggera
quel suggerimento sbrigativo di Draghi appena arrivato a Palazzo
Chigi. “Ora dobbiamo dare, poi verrà il momento di togliere”.
Ecco, quel momento è arrivato. Dopo l’anestesia, serve
un’incisione profonda.
Cioè?
Si ristabiliscono le regole. Forse è una
buona notizia per chi è stato attento e virtuoso, un male per chi
ha allegramente speso senza pensieri. Resta una necessità, il
presupposto per tornare alla normalità e affrontare la riforma del
sistema in arrivo. Sarà come cambiare il motore a una macchina in
corsa.
Si riferisce al blocco dei
licenziamenti? ...[CONTINUA
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