NELL’82 la sua lite con
Andreatta, dopo il divorzio fra Bankitalia e Tesoro,
mandò in tilt il governo Spadolini. Rino Formica,
socialista doc, classe 1927, ex ministro delle
Finanze, ora che via Nazionale è tornata nel mirino
della politica, parla senza riserve. Con il tono
franco di chi ha sempre detto che la «politica è
sangue e merda». Ma anche con un pizzico di ironia:
«Mi fa sorridere chi vuole cambiare le regole sui
controlli. Non si è nemmeno accorto che ormai la Banca
d’Italia ha potere solo sulle piccole banche. E fra
poco perderà anche quello». Diceva Pietro Nenni che in
Italia quando non si vuole risolvere un problema, si
crea una commissione d’inchiesta per studiarlo. Sarà
così anche questa volta? «Sicuramente la Commissione
non produrrà effetti sui compiti, le funzioni e le
attività della Banca d’Italia. Negli ultimi 25 anni è
profondamente cambiato il quadro istituzionale. Prima
via Nazionale gestiva la liquidità, fissava il tasso...[CONTINUA
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