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Intervista a Rino
Formica su Il Riformista del 07-07-2021
È uno degli ultimi “Grandi vecchi” della
politica italiana. Grande, Rino Formica lo è per
statura politica e non per anzianità acquisita. Dar conto di tutti
gli incarichi di primo piano, di governo – ministro delle Finanze,
dei Trasporti, del Commercio con l’estero, del Lavoro e della
Previdenza sociale – e di partito, il Psi, che il
senatore Formica ha ricoperto, prenderebbe tutto lo spazio di
questa intervista. Uno spazio che lasciamo a una lezione di alta
politica che il 93enne senatore ci regala.
Senatore Formica, quale idea si è fatto della diatriba interna al
Movimento 5Stelle? È solo uno scontro personale tra Conte e
Grillo?
Certamente c’è questo. Però non è
soltanto uno scontro personale. È un momento in cui si decide
della sopravvivenza del Movimento. I 5Stelle sono giunti a un loro
punto di non ritorno. È fallita l’operazione di un Movimento
maggioritario, dilagante, anti-sistema nel Paese. Un Movimento che
potesse rovesciare anche attraverso le elezioni tradizionali il
sistema politico del nostro Paese. Facendo leva su due elementi di
fondo: una crisi dei partiti politici, cioè del sistema di rete
della democrazia organizzata, eduna tendenza nel Paese anti
partiti politici; una tendenza negativa, non più positiva,
disperata, dove si è fatta strada anche la convinzione che siamo
troppo deboli per poter risolvere i problemi che sono oramai
globali ma siamo anche molto forti nella identità per essere
assimilati nella globalità e diventare una forza trascurabile,
indifferente e passiva...[
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