La campagna
elettorale è già salpata insieme a un ampio carico di
veleni. Che cosa si attende da qui a marzo?
In un clima di così forte incertezza, fare previsioni
sull’esito del voto sarebbe come indovinare i numeri
vincenti della ruota di Napoli. È facile immaginare
invece, più a breve termine, che il balletto dei
sospetti e dei rancori durerà ancora 15 o 20 giorni,
fin tanto che non saranno definite liste e
candidature. E che ciò non basterà tuttavia a frenare
l’ambiguità dei protagonisti che guidano forze
politiche e coalizioni. Tutti, senza mezzi termini,
mettono sul tavolo identiche provvidenze,
sistemazioni, elargizioni. Si con- tinua a distribuire
pane che non è mai stato infornato.
Dice in altri termini
che mancano programmi elettorali affidabili?
Dico che è tutto il quadro generale della politica
economica e internazionale che non è approfondito. E
dico che ciò dipende dalla défaillance del sistema
politico organizzato. Dico che i corpi intermedi
politici e sociali sono in difficoltà ma nessuno
affronta il problema. È in corso, in altre parole, una
crisi istituzionale che rispetto al passato non può
più fare appello alle virtù del Parlamento, ma alla
speranza di un’illuminazion del presidente della
Repubblica. È tutto uno....[CONTINUA
CLICCA QUI]