"ULTIME NEWS" 
5 Febbraio 2004  - da Stampare e distribuire -

 
Formica : una lista di unità socialista solo ad alcune condizioni!
 
 

A seguito del Coordinamento Nazionale di Socialismo è Libertà che si è tenuto, il giorno 3 Febbraio, il Presidente On. Rino Formica pone delle condizioni indispensabili alla creazione di una possibile lista di Unità Socialista alle prossime elezioni Europee :

 
1 ) La lista nasce su una linea politica di superamento delle posizioni sinora assunte dal NPsi ( appartenenza alla Casa delle Libertà ) e dallo Sdi ( adesione alla lista Prodi ).
 
2 ) I partecipanti alla campagna elettorale nella lista di Unità Socialista si impegnano :
   a ) A sostenere una posizione politica di Unità e di autonomia socialista in continuità con la tradizione di sinistra del socialismo  italiano ;
   b) a rendere chiara ed esplicita la non adesione ad iniziative presenti nel centro sinistra di superamento della identità socialista ;
   c) a chiedere l'adesione al Pse e ad accettarne i vincoli politici dello stesso Pse;
  d)a considerare l'esperienza di unità elettorale quale pre-condizione per avviare il processo necessario di unità politica dei socialisti.
 
 SOCIALISTI ...... INIZIATIVE NAZIONALI
 
Socialisti, il 21 Febbraio a Bologna
 
Si svolgerà, presso il Park Hotel di Pianoro ( Bologna ), Sabato 21 Febbraio alle ore 11.00, l'iniziativa Nazionale organizzata dalla Costituente Partito Socialista Riformista Pse e da Socialismo è Libertà di cui segue :
 
" Incontro tra Socialisti : Scontro Generazionale ? "
 
 
Saluto dei Responsabili della Costituente PSE :

Federico Pezzoli- Resp. Liguria - Giovanni Tressoldi – Resp. Vercelli - Piemonte - Beppe Cuoco- Resp. Torino
Piero Dottino
– Resp. Alessandria – Nicola Fontanella – Resp. Cremona – Fabio Picone – Resp. Campania
– Cost. Roma - Carmine Conte – Resp. Puglia - Maria Persichella – Resp. Coordinamento Naz. Donne – Cost. Potenza -  Francesco Dell’Alba – Resp. Bari -  Antonio Leanza – Resp. Catania - Mattia Filippi - Resp. Trentino - Giovanni Bossi – Resp. Friuli – 
Andrea Pancaldi
– Resp. Imola - Luca Mantovani – Resp. Veneto - Davide Rega –Resp. Gorizia - Trieste – 
Luca Orabona
– Resp. Avellino -  – Alberto Bianchi – Resp. Prato - De Iara Rosario - Resp. Sardegna – Giangarè Daniele - Resp. La Spezia- Delegazione Giovani Socialisti di San. Marino -
 

Introduce :

Daniele Delbene – Presidente Nazionale Costituente Pse

Intervengono :

Luigi Rocca – IL SOCIALISMO DEMOCRATICO – Resp. Stroria e Filosofia del Socialismo Italiano – Costituente Pse
Stefano Amoroso – UNA STRATEGIA RIFORMISTA PER L’ECONOMIA ITALIANA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE– Resp. Politica Europea e Internazionale Costituente Pse

Paolo Mora – SANITA’ E GLI ENTI LOCALI - Resp. Emilia Romagna Costituene Pse
Rosario De Maio
- LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE – Resp. Giustizia – Costituente Pse 

Nino Betulia – LA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’ – Resp. Scuola Università – Costituente Pse
Francesco Barra
– Coord. SèL - Uil

Antonio Landolfi - Esecutivo nazionale SDI - Coord. SèL
Tomaso Greco
– UNA NUOVA POLITICA DEL WELFARE – Resp. Politiche Sociali – Costituente Pse  

Massimo Belforte - 
UNA POLITICA EUROPEA DEL DIALOGO IN ALTERNATIVA A QUELLA AMERICANA DELLO SCONTRO - Resp.Politica Estera - Costituente Pse

Maurizio Fabrizio –LA RIFORMA CARCERARIA–Costituente Nazionale  Pse
Mario Corsini
– EX-Presidente della Provincia di Bologna – Segr. Sdi Bologna

Antonio Matasso - IL SOCIALISMO E LA QUESTIONE MERIDIONALE – Costituente Pse Sicilia
Antonio Focillo –
Segr. Confederale Nazionale UIL - Coord. SèL

Alberto Benzoni - Vicedirettore Avanti della domenica - Coord. SèL
Dario Specchiale
– L’EUROPA E IL PARTITO SOCIALISTA NEL SISTEMA GLOBALE – Resp. Rapporti con le Associazioni Europee ed Internazionali

Gianfranco Martelli – Segr. Provinciale UIL Bologna
Antonio Cannavacci
uolo – UNA POLITICA SULL’IMMIGRAZIONE – Resp. Migrazione e Immigrazione Cost. Pse  

Moderatori :

D’Agostino Sandro – Resp. Nazionale Organizzazione Costituente Pse
Carnevale Nicola –
Resp. Calabria - Segr.Naz. Organizzativa Costituente Pse
Cabianca Alessandro
– Resp. Costituente Pse Bologna

Conclusioni di :

On. Rino Formica -
Presidente Nazionale Associazione Socialismo è Libertà

 

COME ARRIVARE

Per arriva in Treno :    
Autobus n° 906 – Piazzale Stazione Ferroviaria Bologna – Fermata davanti Hotel Park  

Per chi arriva in Auto : 
Da Firenze:
Uscita Autostrada Sasso Marconi; dopo il casello fare una curva ad U, seguire indicazioni per Pianoro (Strada le Ganzole), dopo 10 km PARK HOTEL.
Da Milano:
Uscita Autostrada Bologna Borgo Panigale; proseguire in Tangenziale direzione S. Lazzaro di Savena, fino all'uscita n° 12 della Tangenziale proseguire sempre per la S.S. 65 della Futa fino all'incontro dell'Albergo.
Da Padova:
Uscita Autostrada Bologna Arcoveggio; proseguire Tangenziale direzione S. Lazzaro di Savena e proseguire come sopra.
Da Ancona:
Uscita Autostrada Bologna S. Lazzaro; proseguire in tangenziale all'uscita 12 e continuare come sopra
  Per informazioni ulteriori - Telefonare :  Cell. 3402358216  oppure  Cell.  401410446 
 
 
 INIZIATIVE DALLE REGIONI - SICILIA
 
 SèL inaugurata la sede di Giarre
 
L'impegno riformista dei socialisti per le politiche attive nel disagio sociale". Questo è il tema del convegno promosso da Socialismo è Libertà di Catania che si è svolto il 31 gennaio p.v. presso la Sala Convegni dell'Albergo Sicilia del comune di Giarre.  Al convegno promosso da Giuseppe Camarda, componente provinciale dell'associazione e referente giarrese, hanno preso parte come relatori l'avv.Carmen Mirabella, Angelo Mattone, segretario provinciale della UIL, interverrà il consigliere
comunale dei Socialisti Riformisti Josè Sorbello, il coordinatore provinciale della Costituente PSE Dario Specchiale. Le conclusioni  sono state dell'on. Salvatore Leanza.

A conclusione dell'incontro è stata inaugurata la sede di Giarre dell'associazione
Socialismo è Libertà in via Alfieri 44
 
 
SèL Sicilia : Formica a Caltanissetta
 
Venerdì 6 Febbraio alle ore 16,30 presso la sala Convegni dell'Oratorio Don Bosco in via Borremans 6 a Caltanissetta si terrà un incontro regionale di Socialismo è Libertà con Rino Formica.
 
 
Coordinamento Politico  dei  Socialisti Siciliani

I gruppi dirigenti dello SDI , di Socialismo è Libertà e dei Liberalsocialisti unitamente ai rappresentanti di circoli ed associazioni dell’area socialista hanno approvato nella riunione congiunta del  22 gennaio a Palermo il seguente documento. E’ tempo di unità per i socialisti. Il decennio trascorso ha disperso in molte tracce , anche molto distanti tra loro i dirigenti e i militanti socialisti. Ma pur distanti, e persino spesso in fronti contrapposti, i socialisti hanno continuato a dire cose simili tra loro. Molte delle forze socialiste che nel corso di questo decennio hanno avuto percorsi diversi e spesso contradditori hanno scelto di essere nell’unica area dove questo è possibile : la Sinistra. I socialisti  ribadiscono di essere forza che affonda le proprie radici nel pensiero liberale, libertario   e laico  e per questo intendono dare vita , a partire dalla Sicilia, ad un forte movimento che rilanci la stagione del progetto e delle riforme. Un movimento che, salvaguardando gli autonomi percorsi compiuti in questi anni, segni l’inizio di una riaggregazione socialista. A tal fine si stabilisce di costituire   un Coordinamento Politico   regionale  che comprende i segretari regionali e provinciali  delle tre organizzazioni , rappresentanti degli organismi di massa , ed esponenti  dell’area socialista per affrontare le imminenti amministrative  e le prossime scadenze politiche siciliane  e rilanciare  la sfida della modernizzazione dell’isola  in opposizione ad un centrodestra  che sta scrivendo una delle pagine più buie della storia di questo Parlamento.In Sicilia,“periferia povera” di un’Europa in trasformazione, i socialisti possono contribuire a costruire una sinistra di governo che lavori per una crescita dei livelli di libertà individuale, di giustizia, di sviluppo della base produttiva, di equità nella redistribuzione della ricchezza, di solidarietà sociale, di promozione del merito e di attenuazione delle diseguaglianze. Possono farlo ritrovando le ragioni di una antica e nuova identità , costruendo un comune programma  e una unità d'azione .

 INIZIATIVE DALLE PROVINCE - CESENA

 
Formica incontro a Cesena

 
Si è svolto a Cesena, presso l' Hotel Casali, il giorno 30 Gennaio, un incontro promosso dalla Lista Socialisti Insieme .
All'incontro che nel suo invito recitava la seguente frase :<< In Europa, in Italia, nel governo delle città quel che occorre è esattamente quel che manca: un riformismo moderno all'altezza delle contraddizioni e delle sfide attuali, e un forte soggetto laico-socialista capace di ingaggiare la lotta sui due fronti - contro la nuova destra e contro la vecchia sinistra - entrambi portatori di una visione ideologica e conservatrice della societa' >> sono intervenuti l'On. Rino Formica Presidente di Socialismo è Libertà, il Consigliere Comunale Socialista Dr. Gilberto Gallone e il Sindaco di Cesena Giordano Conti.
 
   
Lettere ......... RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
 

 
Lettera 1

 
Boselli hai mai provato a chiudere gli occhi ?
 
 
Caro Direttore,
 
Come riportato dalla stampa il 20 u.s. si è svolto un incontro con Enrico Boselli organizzato dallo SDI presso l’Hotel President di Lecce.
Numerosi i socialisti che hanno potuto ascoltare l’invito all’unità del centrosinistra e soprattutto dei socialisti dopo il forum dei giorni scorsi. Forum che ha riaperto un dialogo tra i dirigenti nel compiacimento di socialisti, come la sottoscritta, facenti parte della base o meglio della società civile che, invece, non ha mai smesso di praticare e da auspicare in nome della responsabilità che ognuno di noi ha o dovrebbe avere verso la grave situazione in cui versa il nostro Paese e il resto del mondo.Esiste in internet un sito, dei giovani e meno giovani socialisti riformisti, (facenti parte nella gran maggioranza di quella società civile e della base) dove uno dei tanti comunicati recita: “…siamo convinti che la stragrande maggioranza dei cittadini sia socialista, ma non sa d’esserlo…"  segue una tabella dove elenca un certo numero di definizioni di cosa vuol dire “essere socialisti”, ne riporto alcuni : 1) Essere socialisti non è essere chiusi mentalmente dietro steccati ideologici,2) Essere socialisti è essere aperti e capaci di valutare ciò che ci sta attorno senza preconcetti”, 3) Essere Socialisti è essere liberi di pensare e realizzare, 4) Essere socialisti è guardarci attorno pensando che ciò che ci circonda è parte di noi, 5) Essere socialisti è guardarci attorno senza restare inermi d’innanzi a ciò che ci circonda, 6)Essere socialisti è reagire a ciò che ci circonda non con le repressioni, ma con le proposte, 7)Essere socialisti non è solamente proporre, ma soprattutto trovare il compromesso più congruo alla realizzazione della proposta al fine di un mondo dei cittadini e non di alcuni cittadini del mondo, 8) Essere socialisti è essere capaci di rispettare le idee e le proposte altrui, 9) Essere socialisti è essere liberi nel rispetto e nella tutela della libertà altrui, 10) Essere socialisti è essere coscienti che la libertà altrui e il rispettarla è la nostra libertà, 11) Essere liberi solidali e giusti è essere socialisti, 12) Avere la capacità di chiudere gli occhi e pensare a cosa significa essere socialisti può aiutarci a scoprire di essere nati socialisti.Se all’incontro tenutosi il 20 u.s. ne avessi avuto l’opportunità al Presidente Boselli avrei voluto chiedere se ha mai chiuso gli occhi pensando a tutti i punti sopra elencati e se lo ha fatto riaprendoli come si è o si sarebbe definito. Ma questa opportunità non c’è stata poiché, a mio parere, è errore di tutti i dirigenti, quando si organizzano questi incontri, non riservare spazio all’ascolto, spazio per lasciare parlare l’elettorato, la base, la società civile. Queste mie riflessioni non vogliono essere critica distruttiva ma solo riflessiva, poiché pur appezzando la richiesta all’unità del centrosinistra e dei socialisti nell’interesse dei salentini e degli italiani non posso fare a meno di far notare all’On. Boselli che ha elencato i disastri provocati dall’attuale governo che, per esempio, se il Paese vive nel dramma di faccende e faccenducole di tale gravità da far pensare a noi semplici cittadini il rischio di una Italia poggiata su di un vulcano pronto ad esplodere come è successo in Argentina , che se l’economia salentina e del Paese tutto è quella che è,e se la scuola, la sanità, il lavoro sono oggetto di “distruzione di massa” da parte di chi ci governa , credo che “qualcuno”, in riferimento ai punti sopra numerati, ha mancato di rispettarli o onorarli. La sottoscritta condivide, sia come socialista sia come cittadina e persona ciò che hanno scritto quei giovani compagni quando affermano”….  “…siamo convinti che la stragrande maggioranza dei cittadini sia socialista, ma non sa d’esserlo…Ma, aggiungo, più di non sapere d’esserlo al momento non esiste un partito, un grande partito socialista cui fare riferimento, nonostante il “suo” ,on. Boselli , sia organizzato. Mi spiace dirlo ma la percentuale attuale che si registra è da prefisso telefonico per motivi arcinoti e per i quali tanti compagni andandosene hanno costituito movimenti, associazioni e quant’altro. Dico questo umilmente per far riflettere, umilmente riflettere i vari dirigenti di schegge e scheggine e dire loro che i socialisti di base e della società civile aspettano unità costituita da vere coscienze socialiste, programmi che non siano il fine di traguardi elettorali personali ma come recita il punto 5  Essere socialisti è guardarci attorno senza restare inermi d’innanzi a ciò che ci circonda.

Infine On. Boselli o meglio compagno Enrico quella numerosa presenza di compagni, da lei apprezzata all’Hotel President, e come lei ha dichiarato ha determinato in tutti questi anni a tenere viva l’idea socialista e  la passione che caratterizza i socialisti, chiede soltanto che questi due elementi essenziali siano presenti nelle coscienze di tutti i dirigenti,  per fare in modo di ribaltare democraticamente la disastrosa situazione in cui vivono milioni d’italiani e miliardi di esseri umani E’ per quei compagni presenti e soprattutto per coloro che non ci sono più, come Giorgio Pavesi un  compagno romano scomparso prematuramente e di recente, che cito poiché fa parte di quei compagni che non sono famosi ma che fino all’ultimo inviava le sue e-mail concludendole sempre con : Viva il Socialismo. E’ per loro e per tutti coloro che vivono nel disagio che è responsabile obbligo : Essere Socialisti.

Se ciò avverrà l’Italia ed il mondo intero, forse, ha ancora possibilità di speranze o meglio ancora di certezze. Buon lavoro Presidente. 

 

             Anna Prato - Socio Fondatore Socialismo è Libertà - Lecce

 
Lettera 2

 
Io  Socialista, non votero per chi sta a Destra e nemmeno per chi si confonde con Dc ed ex-Pci .
 
Mi dispiace per i socialisti, ma io un socialista iscritto da 30 anni non voterò per nessuno di voi !
Purtroppo devo ammettere il mio rammarico per come entrambe le formazioni che socialiste si sono dimostrate, la mia speranza, come sono sicuro quella di tantissimi compagni in tutta Italia, era quella di poter vedere alla Europee i Socialisti uniti .Sicuramente questo comportava qualche rinuncia, ma evidentemente ai gruppi dirigenti le rinuncie fanno venire il mal di pancia.Con grande delusione ormai comprendo che mai più vedrò nascere un partito socialista da questi gruppi dirigenti ai quali importano soltanto i seggi. Come possono i socialisti stare alleati del centro-destra? Come possono i Socialisti confendersi con Democristiani e ex-Comunisti senza sapere oltretutto dove andare a finire ?
Solo per voi giovani possono ancora spendermi, gli altri non mi chiedano più voti perchè non ne riceverano !
 
Franco Neri 
 

Lettera 3

 
Una voce dalla Toscana 

Concordo….!:

<< Voglio l'unità socialista al fine di avviare un revisionismo nella sinistra italiana atto alla costruzione di un grande e genuino Partito Socialista come esiste in tutta Europa. Non mi interessano i tricicli Prodiani e tantomeno prospettive socialiste legate al centro destra >>

Osservo però:

In Toscana l’argomento del giorno sono le attività relative allo Statuto regionale, con  le questioni dell’aumento dei posti in Consiglio e le primarie di partito per eliminare il voto di preferenza in primissimo piano. Grandi ed importanti questioni, sostenute da interessi evidenti: l’aumento dei posti in Consiglio ,ad esempio,consentirebbe ai  Partiti maggiore “spazio “per piazzare propri uomini,ed aumenterebbe l’effetto “clientela”sia per l’interno che per l’esterno dei Partiti stessi; d’altro canto appare scontato l’argomentare che la lotta elettorale per conquistare  la preferenza costituisce un dispendio notevole di mezzi finanziari, che il risultato elettorale è già attualmente condizionato dall’inserimento in lista così come deciso dal Partito di appartenenza, mentre la competizione tra appartenenti alla stessa lista  costituisce elemento di frizione interna non gradito né auspicabile obiettivamente.Si portano a sostegno delle tesi “soloni”più o meno ufficiali ,più o  meno addottorati ,ma si dimentica di osservare ,anzi si tende proprio a far dimenticare ,a sorvolare argomentazioni di base elementari che  dovrebbero frenare certe istanze riformatorie.Da tempo infatti, anche per l’omaggio alla “politica di professionisti “ i partiti politici si sono andati differenziando sempre di più dalla previsione contenuta nell’ art. 49 della nostra povera e bistrattata Costituzione  Repubblicana, attualmente ancora vigente.”Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica del Paese”.  Cosa abbia a che fare  un partito dei nostri giorni  con tale previsione,soprattutto se venisse applicata  l’abolizione del sistema preferenziale per la votazione dei candidati,forse  neppure un accademico girotondino  sarebbe in grado di  spiegarlo………

Non va negato  che dal 1948 le cose appaiono un tantinello cambiate,e ci mancherebbe……Ma è una realtà inconfutabile che  i partiti politici odierni  sono diventati  squadre di èlite tese principalmente a perpetuarsi, indipendentemente da ogni altro fine o principio guida , poco inclini ad ascoltare la cittadinanza e le sue esigenze od istanze; mentre l’eletto,dal canto proprio , deve riguardarsi subito dal rischio sempre latente che eventuali sue proposte-magari basate su istanze degli elettori - possano contrastare con “l’ordine stabilito”  e  mettere a periglio  il consistente  stipendio che a certi  professionisti viene garantito ,secondo un virtuoso collegamento di equipollenza economica  tra  deputati,docenti universitari e magistrati. Ed difatti la cittadinanza appare distaccata dalla politica ,come dimostra il consistente aumento elettorale del partito….degli astenuti ; mentre chi cerca di sollecitare,incitare,contrastare,rivendicare,non trova altro sbocco che scendere in piazza  ed  associarsi…a qualche girotondo! Il vero insegnamento di questi episodi piazzaioli  appare però negletto e tenuto in sospetto dai  professionisti della politica  : chi  mai  cerca di sostenere e spiegare che in tutta questa frègola di riformismo e democraticità il percorso delle cose(e delle idee,soprattutto) dovrebbe essere quello proveniente dal basso,dal popolo appunto,e non quello proveniente dal livello istituzionale sopraelevato? Il confondere il riformismo con il vecchio assunto antidemocratico e totalitario della intellighenzia che sola può pensare e provvedere alle esigenze del  popol bruto appare veramente un’oscenità , giustificabile solo come tentativo di mantenere l’assetto costituito per interessi di èlite . Ma certo simile assunto deve  essere considerato assolutamente estraneo ad ogni cultura che pretenda di definirsi riformista. 

             Le oligarchie si difendono , e lo stanno facendo anche contrastando l’apparizione di nuove formazioni politiche ,si chiamino partiti o movimenti ,o girotondi ; del resto questo è successo anche in campo sindacale,dove la Triplice ha sempre negato l’esistenza di formazioni Cobas o comunque Autonome ,costrette a tavoli separati di trattativa .Il riformismo quando nasce da esigenze diffuse  distribuisce,mentre l’ordine oligarchico sottrae  spazio e risorse per mantenersi. Per questo da noi non vedo esserci  più politica, ma difesa delle posizioni,con demonizzazione dell’avversario e perdita di ogni stimolo a costruire (dal basso,si diceva) idee politiche funzionali al governo del Paese , per evidenziare i “bisogni” delle masse ,le  regole di giustizia  e i traguardi di valore economico e sociale su cui orientare le risorse disponibili. E mentre in economia il valore dell’elemento umano si va delineando come equipollente, o addirittura  superiore  al valore dei mezzi  strumentali o dei materiali, in questo nostro mondo  nel quale la rapida innovazione  tecnologica  richiede istruzione sempre più diffusa,formazione continua e soprattutto educazione in senso globale (non globalizzante) ,manca in ambito politico il senso di una  educazione globale come idonea ad incorporare le conoscenze, le attitudini ed abitudini locali e ad un tempo di più vasta area,non solo spaziale ma anche temporale. Si tende  invece a sventolare sempre nuove bandiere e a ricercare non solo  consenso ,ma anche ubbidiente ,con il movimentismo e la clientela.  E’ l’educazione diffusa e quindi la potenziale spinta democratica dal basso che possono consentire di sventolare legittimamente  la bandiera del riformismo :le gestioni oligarchiche dei problemi non portano lontano ,né in politica né in economia…..Mentre si retribuiscono i professionisti della politica con livelli  sempre più esagerati (benefit a parte ) , seguiti ed imitati dai tanti comis di contorno ,e si moltiplicano le  collocazioni di rispetto(presidenze e consigli)  nei livelli centrali come in quelli locali (tra servizi vari,società partecipate e non ,aziende  locali , società di coordinamento ,la costellazione appare  veramente imponente!  ),    si arriva a registrare “incidenti” tipo Cirio o Parmalat , di cui nessuno degli  addetti si accorge mai, sinchè…..Forse taluno , nel sistema bancario era troppo occupato a dare energiche limature a debiti eccellenti…….Creiamo nuovi enti di controllo ,ma eliminiamo quelli vecchi!!   Il bello di tali sistemi  messi in piedi e garantiti dall’intellighenzia  di turno è proprio questo : che evidentemente colpevoli non ci sono! Responsabili nelle prebende,non nelle paternità di eventuali errori!     E tra incarichi a vita  (due in Italia : il Papa ed il Governatore della Banca d’Italia,oltre ala minutaglia di  senatori a vario titolo) ,aumento di posti da professionisti ( onorevoli et similia ), incremento  costante di certe retribuzioni( tutte “onorevoli”,ci mancherebbe,ed  il caro vita sembra non entrare in questo), ed ora eliminazione della fatica di selezionare  nel gruppo (eliminando il voto di preferenza) ,dibattito politico all’insegna di “ tu sei un delinquente,io sono il salvatore”, ci ritroviamo  con le truffe megagalattiche, con l’affermazione di diritti  da tutte le parti- ed il contemporaneo oblio   di corrispettive  forme di dovere- ,  con l’assenza di ogni tipo di responsabilità  operativa ,mentre i valori vengono insaccati in contenitori del tipo “libro Cuore”,buoni solo per commuovere a tempo perso.   urtroppo la politica  basata (in senso negativo) su forme di agitazione  continua  ,l’assenza di ogni tentativo di formazione civica diffusa  per la mancanza di vita  sociale all’interno dei partiti (in quelle che un tempo erano le sezioni),con i mezzi di comunicazione di massa più orientati a  promuovere  il consumo della notizia ad ogni costo che  all’utilizzo di qualità –critico - dell’informazione (in questo la televisione insegna,purtroppo),hanno contribuito a sviluppare una sorta di analfabetismo di ritorno generale,con disinteresse diffuso e perdita di valori………in modo ancore più grave  di quello che si segnala essere l’analfabetismo ufficiale nel nostro Paese (39%,pari a 22milioni di persone…) .   Quando tutto è permesso,basta far leva sul “diritto a….” per sopravanzare gli altri ; e  resta più difficile distinguere tra torto e ragione , mentre vero e falso si accodano a chi è in grado di alzare maggiormente la voce.  In effetti  ognuno di noi ama schierarsi (è questo il tifo….),ma nelle cose complesse  questo appare difficile,più faticoso….meglio approfittare dei facili appigli. Si resta appagati senza troppi sforzi…. salvo trovarsi ad amare sorprese,alla resa dei conti! Sempre in riferimento ad argomenti attuali,quando qualcuno affermerà il diritto a creare una copia vivente di se stesso,potremo dire  di vedere la fine del processo…..o  la conclusione dello sfacelo.  La prima riforma quindi dovrebbe far leva sulle capacità personali di ognuno per  acculturarsi  anche socialmente ,creando i presupposti per  un apprendimento il più completo possibile e promuovendo un sistema di rapporti interpersonali ed interistituzionali funzionali a forme di sviluppo:  non solo negando( esercizio del potere)  ma promuovendo, alla ricerca di soluzioni comprensibili e compatibili con esigenze,aspettative e  benessere e libertà. Quella vera,di libertà,che riconoscendo il diritto non appaia aliena dal rispetto di doveri . In questo senso, una buona riforma in senso federalista  potrebbe aiutare, a patto di non cadere ,localmente , in mano ad èlite di potere più pericolose di quelle nazionali : occorreranno opportuni momenti e norme di collegamento che impediscano a satrapi locali di eccitarsi eccessivamente nelle mansioni  .Il sistema democratico è rappresentativo , ma deve poter controllare eventuali forme di arroganza del potere. Riportando ogni centro di potere sotto controllo cosciente: nessun escluso da forme di controllo, anche se libero di agire nel rispetto di diritti altrui .Se riuscissimo  a dare a tali assunti una importanza concreta ,sottraendoli all’accusa di banalità-che- lasciano-il-tempo-che-trovano ,forse potremo riuscire a ripartire seriamente………torniamo a bomba quindi !

Puccio Cartoni , Fiorentino