Dichiarazione di
Daniele Delbene,
Presidente
Nazionale Costituente Pse e membro dell' Esecutivo
Nazionale Socialismo è Libertà
Questo è il momento per rilanciare
“l’unità socialista”, non la semplice unità
dei socialisti, intesi come ex dirigenti del Psi,
bensì l’unità delle esperienze politiche che oggi si
riconoscono nei valori e negli ideali del socialismo
democratico Europeo ed Internazionale.
Il Paese e i
nostri concittadini hanno bisogno oggi più che mai,
di una nuova stagione, ove la politica
possa nuovamente riappropriarsi dei suoi
legittimi spazi. Solo così si potrà incidere
sull'evoluzione della società.
1)
Serve un nuovo modello
politico al nostro paese, non più fondato, come
avvenuto in questa “seconda repubblica”, su
forzature elettorali e personalismo individuale, ma
sulla condivisione degli interessi collettivi e
sulla convergenza delle espressioni culturali più
affini.
2) C’è
bisogno del contributo di una nuova classe
dirigente, motivata dalla passione e dal
desiderio di spendersi per il benessere altrui e non
solamente dall’egoismo dei propri singoli
interessi. Una classe dirigente capace di
comprendere e di elaborare le risposte di sintesi
alle nuove necessità derivanti da una società che
ogni giorno assume colori ed esigenze differenti.
3) C’è
bisogno di individuare nuovi percorsi di formazione
e selezione per le future classi dirigenti,
evitando che esse possano provenire da semplici
apparati burocratici distanti dalle istanze della
popolazione. C’è bisogno di rendere credibili le
future classi dirigenti attraverso percorsi diversi,
ma obbligati, contrariamente a quanto avvenuto in
questi ultimi anni, nei quali un buon nome e qualche
soldo, da investire, aprivano immediatamente al
mondo della politica consentendo, spesso, di
assumere ruoli di primo piano a persone motivate da
interessi diversi rispetto a quello di
rappresentanza delle collettività.
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A FIANCO -> ]
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Tenendo
presente il contesto di vita sempre più globale nel
quale ci troviamo, diviene necessario agevolare anche
nel nostro paese la costruzione di un nuovo modello
politico, che non può prescindere da quello Europeo.
Nella
maggioranza dei paesi Europei esiste un bipolarismo
fondato non su forzature elettorali, ma su convergenze
culturali e programmatiche. Un sistema retto da grandi
formazioni politiche organizzate, ben definite e con
radici salde, espressione delle diverse realtà presenti
nel tessuto sociale del paese di appartenenza.
All’interno di questi grandi Partiti il personalismo
dei singoli dirigenti è equilibrato dall’espressione
collettiva dell’organizzazione che ne è la garanzia
di continuità politica e di interesse generale. Sono
prevalentemente due le formazioni politiche che determinano il
bipolarismo e l’alternanza politica : un grande
Partito di tradizione popolare, cristiana, e
conservatrice riconducibile al PPE, ed uno
d’ispirazione riformista individuabile nel PSE.
In
questa prospettiva i socialisti italiani hanno un grande
ruolo politico e su questa strada dobbiamo spendere
le nostre energie individuando, uno dopo l’altro, i
passi più opportuni per contribuire alla costruzione di
un grande partito del socialismo italiano.
A
questo fine sono di estrema importanza:
1) il
contributo di una
nuova classe dirigente, d’ispirazione socialista, che
inizi da subito a mobilitarsi;
2) il prezioso e
indispensabile contributo di esperienza e saggezza
politica, necessario per individuare la corretta via da
percorrere, rappresentato dalle classi dirigenti
precedenti.
In questo quadro di prospettiva uno
dei passi, che diviene necessario, è quello di
garantire, alle prossime elezioni politiche, una chiara
presenza elettorale d’ispirazione socialista che possa
dare continuità alla tradizione politica e culturale
del movimento socialista italiano.
A
questo proposito la “sinergia”, rappresentata da una
nuova classe dirigente e dall’esperienza delle
precedenti, diviene un elemento imprescindibile per dare
credibilità e valenza politica.
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