"ULTIME NEWS" 
24 Giugno 2004  - da Stampare e distribuire -

 
QUESTO ANOMALO BIPOLARISMO E' FALLITO !
 

Socialisti è il
nostro momento !
      Formica                                                                                                                                                         Delbene

Il 1° Luglio a Roma
SOCIALISMO è LIBERTA'
 

            

Si svolgerà il 1° Luglio alle ore 11.30, presso il Centro Congressi" Palazzetto delle Carte Geografiche " , sito in via Napoli, 36 ( Traversa di Corso Nazionale - vicinanze stazione Roma Termini ) il Direttivo Nazionale dell'Associazione Socialismo è Libertà allargato. Sarà l'occasione, a seguito di una valutazione dei dati elettoriali, per rilanciare con forza un grande progetto politico.
 
 Brevi News .......  :  INIZIATIVE DALLE PROVINCE GROSSETO
 
 
La Costituente Pse a Milano
 

tomaso            

 
Dopo il 1° Luglio organizzeremo una grande iniziativa aperta a tutti i Socialisti Milanesi
          Greco
 
Scrivere un appello ai Socialisti di Milano significa rivolgersi ad una platea virtualmente vastissima, di fatto confusa nei diversi ed opposti schieramenti, poco rappresentata politicamente e ulturalmente. Paradossalmente è proprio il risultato esiguo raggiunto dalle due liste socialiste alle recenti elezioni provinciali, che impone una serena  riflessione sulle prospettive del pensiero Socialista Riformista in una città che ne ha conosciuto l'aspetto più propositivo ed innovativo.
La somma aritmetica che suggerisce la presenza socialista a Milano ancorata al 2,4% complessivo, riflette quanto sia difficile un'autonomia d'intenti, di progetti, quando si è, da un lato, confusi in una sinistra confusa, dall'altro legati con un doppio filo ad un centro-destra che difficilmente è pensabile come contiguo all'esperienza politica del Socialismo, tanto Italiano quanto Europeo.
Siamo chiamati ad un progetto serio, credibile, generoso, perchè oggi come non mai dobbiamo porci una sfida all'altezza della nostra Storia, sperimentando quella sensibilità che ci è propria nei problemi che la politica, locale e nazionale, non riesce ad affrontare. I tatticismi, che creano facili alibi e occasioni di sopravvivenza nelle Istuzioni, non fanno che indebolire la nostra autonomia, politica, culturale, creando una subalternità di fatto rispetto ad altre forze politiche ed aumentando le divisioni tra quanti socialisti si definiscono o vorrebbero definirsi. Il passaggio principale è investire fortemente e concretamente sui giovani che in tutta Italia hanno voluto dare dimensione e prospettiva ad un progetto, solo in questo modo sostituiremo la richiesta di voti in nome di una passata comune militanza con la nuova proposta del Socialismo Italiano. A luglio organizzeremo una grande iniziativa aperta a tutti i Socialisti milanesi per lanciare le nostre proposte e discutere le prospettive comuni.

                    Tomaso Greco
- Responsabile Costituente Pse Milano-Lombardia
 
 
 Brevi News .......  :  ELEZIONI AMMINISTRATIVE
 
 
ELEZIONI AMMINISTRATIVE :
I Giovani della Costituente Pse meglio dei predecessori
 

            

 
Ottimo il risultato dei giovani della Costituente Pse che erano candidati, in diverse liste socialiste, alle elezioni Aministrative. Nella maggior parte dei casi le giovani risorse socialiste hanno ottenuto consensi elettorali al di sopra delle aspettative superando di gran lunga i loro predecessori, segnale questo che dimostra la necessità del contributo di una nuova classe dirigente per il futuro dei socialisti
 
 Brevi News .......  :  INIZIATIVE PROVINCIALI  CATANIA
 
COSTITUENTE PSE CATANIA :
Un Grande Successo

    Leanza                                                                                                                                                          Specchiale
  

 

Grande evento a Catania. Il primo dialogo provinciale tra i giovani delle diverse anime socialiste.

 
 
CATANIA. Giovedi 27 maggio presso la sede provinciale di SL a Catania, la Costituente PSE ha organizzato un incontro-dibattito sul tema "Europa domani: la costituzione degli Stati Uniti d'Europa". All' incontro hanno partecipato giovani referenti dei vari partiti socialisti e riformisti nazionali e regionali. Dopo le relazioni introduttive di Dario Specchiale, Antonio Leanza, prof. Palumbo (presidente Casa della Cultura Politeia) e senatore  Pettinato (Verdi), sono intervenuti Luca Ardizzone (coord. cittadino giovani della Margherita), Davide Zammataro (coord. giovani liberal-socialisti-FGS), Salvo Spagano (direttivo prov.DS), Saro Sorace (direttivo SDI), Massimo Pianges (coord. cittadino MGS-NPSI) avv. Giurato (coord. prov. SL). Notevole l'interesse che ha suscitato quella che senza dubbi può essere considerata il primo tentativo di dialogo tra le diverse anime socialiste e riformiste siciliane. Mai prima prima d'ora si era proposta un'iniziativa del genere in Sicilia: lo stesso fatto che sia stata realizzata dalla Costituente di Catania sottolinea l'enorme importanza che viene unanimente attribuita alla nostra associazione nel percorso volto alla costituzione di una casa comune dei socialisti. L'evento che sicuramente potrebbe rappresentare un esempio per la nostra associazione di Messina e soprattutto Palermo, ha aperto la strada alla possibile costituzione di un coordinamento permanente tra le forze socialiste giovanili per l'individuazione di una strategia comune per i problemi locali.
 
 Brevi News .......  :  INIZIATIVE REGIONALI  GENOVA
 
GENOVA : Voto e Dopo Voto
 
 
GENOVA. Si svolgerà a Genova Lunedì 28 Giugno, alle ore 18.00, presso il Palazzo Posta Vecchia ( sede storica del Psi ) un incontro promosso dall'Associazione SèL Regionale a cui parteciperanno tutti i socialisti Liguri. Dopo una attenta analisi del dato elettorale sarà indicata la via da perseguire al fine di costruire un grande partito socialista in Italia come esiste in tutta Europa. Saranno presenti i Segretari Regionali dello SDI e del NPsi, i rappresentanti dei circoli socialisti liguri e ovviamente i responsabili regionali e provinciali di Socialismo è Libertà.
 
 
 ELEZIONIO AMMINISTRATIVE - UN FRATERNO SOSTEGNO DA PARTE DI TUTTI
 
A Vibo-Valentia 2  consiglieri per Socialismo è Libertà
 
 

            

Concluse l'elezioni
è tempo di giudizi !

 

Importante è non considerarsi sempre vincitori come avviene nelle televisioni nazionali. Parlando di vittoria o sconfitta, mi preme formulare una premessa. Questa tornata elettorale è stata caratterizzata da una fortissima contrapposizione, l’esempio della provincia di Vibo è molto calzante.Nel formare queste due righe, la premessa di cui sopra si impone, perché a volte nelle polemiche ci si resta invischiati senza volerlo, e dispiace se queste avvengono fra chi non è attore principale della “recita”, ma in Italia, dove la commedia è sempre presente – anche al di fuori degli schermi – bisogna farsene l’abitudine, far finta di non aver sentito, chi racconta che Tizio o la moglie di Tizio o un parente ancora più lontano, gli ha raccontato che sempronio ha detto X e fatto Y. In politica, poi e in più, bisogna ricordare che i voti vanno conquistati e non pretesi, perciò onore a chi riesce vincente nella gara elettorale. Almeno un’accusa non mi verrà mai mossa, ma contro i malpensanti è meglio dirle tutte, (quasi)nessuno verrà a dire che con questa velina cerco di passare sul cavallo vincente, perché su quel cavallo ci son sempre stato, perché il cavallo dal centro alla periferia son stato io a farlo conoscere.

Detto ciò, perché la mia riflessione parte da Vibo Valentia?

Perché a fare due calcoli, e senza andare nel dettaglio, i socialisti se uniti avrebbero più del 10%, 4 consiglieri (come li hanno, seppur in due gruppi diversi ma che appoggiano lo stesso Presidente).Collegando questo dato a quello delle Europee, dove si attesta un cambiamento, molto lieve, di rotta (l’antipolitica, leggi FI e il Listone) non sfondano più, la politica (le lista che si caratterizzano per autonomia e coerenza) risultano in netta salita. Pensiamo se i socialisti di De Michelis davvero si vestissero di piena dignità, scegliendo non l’autonomia che gli lascia Berlusconi, ma quella della loro storia, se questa insieme al contributo che una associazione, quale Socialismo è Libertà, che dovrà rivedere a breve i suoi programmi (il coraggio dei vibonesi docet), lascia presagire che si può conquistare uno spazio per le rinascita di una vera forza della sinistra socialista.

Nei prossimi giorni di ciò dovremmo parlare.

Per ora complimenti agli eletti, che spero comprendano che la compagna elettorale è finita, che a votare sono gli elettori, e che più grandi successi bisogna raggiungere, poiché è vero che chi si accontenta gode, come è altrettanto vero che - per i socialisti - “non si tratta di conservare il passato ma di realizzare le sue speranze”.

    Sandro D’Agostino  - Direzione Nazionale L- Resp. Organizzativo Naz. Costituente PSE

 

 
 Inviaci le tue lettere per la pubblicazione a :
domanisocialista@libero.it

 

 Lettera 1

 
I socialisti e tutta la sinistra hanno  l’obbligo intelligente e saggio di riflettere… riflettere…riflettere

Caro Direttore,

dalle urne di queste ultime elezioni amministrative ed Europee si è sentito il “ruggito” degli italiani arcistufi del nauseante abbaiare di un alano infiacchito dal suo stesso rampantismo artificiale ed  effimero.

 Mai come in questi giorni si sente l’eco delle parole di un grande vecchio di nome Montanelli che in un intervista esordì dicendo che per conoscere il cavaliere bisognava mandarlo a governare. E così fu. In quel ruggito gli italiani o gran parte degli italiani hanno detto no alla censura, hanno detto no ai sorrisi e alle promesse bugiarde, hanno detto no agli anti-democrazia, hanno detto no alla politica personale, ma hanno detto anche no ai calderoni senza una precisa identità premiando i piccoli partiti dal nome chiaro e inequivocabile, sia a sinistra come anche a destra, vedi per quest’ultima UDC ed AN, vedi per la prima Bertinotti e la neonata formazione di Socialisti Uniti ed altri .

 C’ è da fare, però, alcune osservazioni in merito alla sinistra che al momento viene rappresentata, alla grande, esclusivamente da Rifondazione Comunista.

Questa affermazione viene spontanea se consideriamo che per quanto riguarda le Europee il partito di Bertinotti ha sfondato con un 6,..%soprattutto se aggiungiamo la sua indubbia identità,per quanto riguarda la neonata formazione del garofano, nonostante quel 2%, viene spontaneo chiedersi se i Socialisti Uniti, nonostante i proclami di Signorile “ siamo a sinistra ma fuori dai due poli”, con un piede e mezzo nella CDL e con il restante nella sinistra Europea, siano da considerarsi sinistra o quant’altro.

Credo che per chi si riconosce socialista si debba fare un po’ di chiarezza poiché le affermazioni di De Michelis (su una emittente rai subito dopo i risultati alle 17, 59 circa di lunedì) francamente sconcertano un po’ quando nel contenuto ribadiscono la lealtà verso lo schieramento del cavaliere Berlusconi, per poi dichiarare subito dopo su di un’altra emittente siamo di sinistra. Pare che i fax inviati da Signorile ai giornali e alle televisioni che sottolineavano di non essere nella CDL cozzino un bel po’ con il suo socio unito per l’Europa. Detto questo se è vero che il segretario nazionale dello SDI confluendo nel così detto listone ha evaporizzato la presenza del socialismo nelle liste Europee è anche vero che il garofano rappresenta non tanto bene, e almeno per ora, il socialismo, anomalo, ambidestro o ambisinistro, insomma, un po’ pasticciato al punto tale che molti socialisti e di sinistra, almeno per quanto riguarda le Europee,  hanno preferito un inequivocabile Bertinotti.

E’ mio parere che quella parte di sinistra moderata laica, riformista sintetizzata dal sostantivo socialista che tanto ha rappresentato in passato, di quel socialismo scritto nelle più belle pagine della storia d’Italia ed Europa continua ad essere il grande assente nel nostro Paese, affacciandosi in Europa con rappresentanti dalle idee e da postazione  poche chiare che nonostante un risultato inaspettato  è da considerare scarno, se si considera una assenza massiccia di gran parte di “Socialismo è libertà” ed altre Associazioni Socialiste nell’attribuire il proprio voto e la propria fiducia ad un simbolo sì familiare ma estraneo ed antagonista per i motivi appena enunciati.

Considerando quanto detto fin’ora non si può non tener di conto, anche, di alcune affermazioni ascoltate a livello locale, dove si è sentito parlare di concorrenza ( come se si trattasse  di mercanzia..) tra le varie rappresentanze socialiste   spezzettate, addirittura in alcune province in quattro o cinque loghi. Esprimendo queste considerazione non posso fare a meno di ribadire che tutti i dirigenti delle varie formazioni socialiste debbano, oggi più che mai , insieme a tutto il centrosinistra fermarsi a riflettere sugli errori passati che hanno permesso l’attuale situazione del Paese, riflettere come giustamente in un’ analisi, a mio parere,  corretta di Vito Giannone e pubblicata da Quotidiano il 17 u.s. si legge: “.. Un fantasma si aggira per l’ Italia :  il fantasma dei tempi lontani, in cui la sinistra stravinceva le amministrative, ma perdeva le politiche. Stavolta non accadrebbe per ragioni internazionali, ma per il protagonismo interno e l’egocentrismo di capetti della sinistra, abituati a vincere in piazza e a perdere alle urne.” E’ mio parere che su questo felice pensiero i socialisti e tutta la sinistra hanno  l’obbligo intelligente e saggio di riflettere… riflettere…riflettere.       

 

Anna Prato    Socio Fondatore Associazione Nazionale “ Socialismo è Libertà

 

 Lettera 2

 
La Sconfitta delle liste personali e dell'attuale sistema Bipolare
 
 
Il dato delle consultazione elettorali per l'elezione del Parlamento Europeo è un chiaro segnale che tende ad indicare il fallimento dell'attuale sistema Bipolare e della personalizzazione della politica.La lista Prodi che si auspicava, fino a qualche settimana prima del voto, potesse ottene un 36. -° e che era considerata dai suoi promotori comunque elemento da prendere in considerazione per un futuro,se avesse raggiunto il 33.-°,ovvero la somma dei partiti che la componevano, ha raggiunto il 31.-° dei consensi.Forza Italia ha ottenuto un risultato molto negativo passando dal 25.-° al 21 .-°. Tutte le liste individuabili come liste "di qualcuno", ovvero liste personali hanno ottenuto un'inaspettato e deludente risultato ( Lista Prodi, Forza Italia, Lista Bonino, Lista Occhetto Di Pietro, Lista Scognamiglio Segni, Lista Sgarbi. Lista Mussolini ecc.. ), al contrario hanno ottenuto un aumento dei consensi e di conseguenza sono stati premiati tutti i Partiti più piccoli e meno individuabili come personalistici ( Rifondazione, Comunisti Italiani, Udc, Lega, Socialisti Uniti, Verdi ecc. ).
Sconfitto il tentativo di semplificare i partiti trasfondandoli in partiti di qualcuno c'è bisogno di un ritorno alla vita vita politica organizzata che non sia l'espressione dei vertici, ma dei cittadini. Di fronte questa necessità un significativo spazio politico si riapre per i socialisti e dobbiamo essere in grado di coglierlo.
 
Andrea Mantorti  
 
 
 News .......  :  CULTURA & ED EUROPA
 
Dalle Nuove Ragioni del Socialismo edizione 13
LEO SOLARI & L'EUROPA
Megascippo per una celebrazione
 
 
Ricorrente nella storia della repubblica si sono levate voci che denunciavano il distacco della classe dirigente  dal cosiddetto "paese reale " : alias dalla gene comune.  E quasi sempre a ragione.  Mai però tale giudizio ha avuto un fondamento compatibile , con l'insensibilità che l'intera società politica italiana ha dimostrato nei riguardi di un fenomeno che n pochissimo tempo ha drasticamente deturpato il bilancio della maggior parte delle famiglie italiane.
Fino a ieri, inatti, il mondo politico italiano aveva continuato ad ignorare quanto a tutti era evidente : cioè che la sostituzione dell'euro alla lira aveva visto una parte dei nostri cittadini festeggiare l'evento salassando il resto della nazione con un'ondata di rincari selvaggi dei prezzi e assicurarsi così un ragguardevole bottino: quasi a titolo di una sorta tangente sull'entusiasmo con cui l'opinione pubblica italiana aveva guardato al raggiungimento di quel traguardo della costruzione europea. Si trattava , in tutta evidenza di un fatto di notevole rilevanza , sociale. La quasi totalità dei lavoratori dipendenti e dei pensionati si era trovata in quel modo scippata, nel clima dell'euforia nazionale per l'avvenimento dell'euro, di una fetta rilevante delle proprie entrate e aveva visto falcidiato pesantemente il valore dei propri risparmi. E' sostenibile che erano venuti così profilandosi lineamenti di un processo automatico di ridistribuzione della ricchezza nazionale simile, per la rapidità con cui si svolgeva, ai profondi mutamenti che, su scala più ampia, intervengono generalmente nei rapporti di livelli di reddito tra diverse categorie sociali nel corso di un lungo conflitto e in particolare alla conclusione dei una guerra perduta.Sembra logico attendersi che conseguentemente verranno probabilmente a manifestarsi forti spinte nelle rivendicazioni salariali con esiti che potrebbero incidere sensibilmente sulla capacità competitiva delle nostre imprese e sulla situazione del nostro paese nell'economia comunitaria.Solo qualche tempo fà , sotto l'incalzare delle proteste della gente e il riflettersi di rabbiose contestazioni dei dati ufficiali sull'andamento dei prezzi, il mondo politico italiano si è deciso a discutere del problema, limitandosi peraltro ad una schermaglia, nel complesso piuttosto smaria, di reciproche contestazioni fra coalizione governativa ed opposizione nella presumibile consapevolezza di responsabilità gravanti sia su una che sull'altra per un atteggiamento di indifferenza protrattosi per un biennio.
Che la colazione governativa - preoccupata principalmente di sistemare le delicate faccende del proprio leader e certamente poco propenza a compiere interventi destinati a dispiacere categorie in cui più dell'opposizione essa può raccogliere consensi elettorali - abbia preferito non occuparsi dell questione è comprensibile.
Appare difficilmente perdonabile invece che dell'opposizione non sia avvertita la necessità di concentrare subito la propria azione della denuncia della passività del governo di fronte alla scalata dei rincari e nella sollecitazione di quelle misure che avrebbero potuto quantomeno ridurre la dimensione della grande razzia che ha accompagnato in Italia l'inizio della circolazione dell'euro. Si trattava di svolgere una campagna , che fra l'altro, toccando concretamente gli interessi della maggior parte dei cittadini italiani, sarebbe valsa più di quaulsiasi altra azione ad acquisire alla opposizione nuovi consensi elettorali.
Ora si deve realisticamente prendere atto che non si può far nulla per determinare un arretramento della linea dei rincari.
Ma può essere, questo, un motivo per continuare a sfuggire all'esigenza di un dibattito serio sulle ragioni ( anche se in buona parte intuitive ) per le quali l'Italia è il solo paese membro dell'unione Europea in cui il cambio della moneta abbia dato ad una così ingente scalata dei prezzi senza che bolla dei rincari si sia in seguito dissolta o notevolmente ridimensionata come è avvenuto altrove ?
Ci si può accontentare di archiviare tale fatto nei dossier delle italliche costumanze di disinvolta furfanteria ( per quanto riguarda le quali, in vero altro paesi sanno distinguersi non meno di noi ) e nel sostanzioso fascicolo dei casi di inettitudine dei nostri pubblici poteri ?
Si può rinunciare all'occasione che le circostanze offrono di puntare le luci dei riflettori sulla realtà sociale che ha favorito la simultaneità con cui nell'ambito dei singoli settori si è svolto l'allineamento dei prezzi sui nuovi molto più elevati livelli ?
Sarebbe invero importante che l'opinion e pubblica riuscisse a rendersi conto che il fenomeno è stao possibile si, per completa assenza assenza di elementari provvedimenti accorgimentali e successivamente, per persistente latitanza interventi, ma anche per la logica di un sistema che avviluppa la società italiana in una rete omertosa per la promozione e conservazione sotto le più svariate forme di una folla di privilegi e vincoli corporativistici che, oltre a costruire direttamente fattori di restrizione della concorrenza , valgono, nello insieme , a creare un ambiente in cui la collusione cartellinistica è regola naturale. Che nel paese abbia inizio una presa di coscienza del prezzo che a causa di questo aspetto della società italiana i cittadini sono costretti a pagare, come consumatori, soprattutto è condizione esenziale perchè si possa realizzare un opera di generalizzato, sistematico smaltimento delle bardature corporative : un' opera che per la capillare diffusione dei privilegi da rimuovere non mancherebbe di suscitare diffusi dissensi. Gioverebbe in particolare che cominciasse a farsi strada nella gente la consapevolezza che la trama in cui il paese è avvolto di ordinamenti di ordinamenti corporativistici, mafie locali , generalizzate prassi cartellistiche , posti di lavori ereditari, sempre crescenti strutture parassitarie, costruisce l'aspetto dominante del panorama Nazionale delle ingiustizie e dello sfruttamento sociale in quanto grave con tutto il peso dei suoi costi e delle sue inequità principalmente sulle fasce più deboli della popolazione. Solo in parte è vero che sotto il profilo sociale interviene una sorta di compensazione in virtù di uno sfruttamento reciproco in virtù tra le diverse realtà corporative . In questo gioco i più ( che in prevalenza sono tra coloro che si trovano ai gradini inferiori della scala sociale ) risulta destinati ad essere perdenti.
Saprà la sinistra riformista cogliere questo momento per impegnarsi risolutivamente in un disegno che solo in essa può trovare la forza politica disposta ad essere protagonista aprendo la partita per l'emancipazione del paese dal feudalesimo di un corporativismo , pervasivo di ogni ambito della società italiana , che è fonte di ingiustizie e, sterilizzando o comprimendo potenzialità di sviluppo , costituisce un fattore di debolezza per l'economia italiana?
 
Leo Solari
 
 News .......  :  CULTURA & ED EUROPA
 

            

Iniziativa Europea
Per un vero Partito
Socialista Europeo
 
 

Cari compagni,

come già sapete é in rete il sito socialista europeo del  Movimento per gli Stati Uniti d’Europa – Gauche Européenne.: www.avantieuropa.com con documenti in italiano e francese. Il sito tratta di problemi europei, con la ben nota sensibilità socialista europea. Il Movimento partecipa ai lavori del Forum Permanente della Società Civile europea a Bruxelles.

Oltre al sito sopraindicato, ho ritenuto utile creare un circolo di riflessione e un sito www.iniziativaeuropea.org che comprende anche altri articoli che ricordano il passato socialista sin dal 1946 e le battaglie che tanti compagni come Mario Zagari,, Giuliano Vassalli, Alessandro Bocconi, Alessandro Schiavi, Matteo Matteotti, Paolo Rossi, Alberto Simoini,  Giovanni Persico, Henri Gironella,  hanno portato avanti con forza e determinazione per elaborare i presupposti di una società europea nel progresso e nella pace. « Iniziativa Europea » fu fondata da Mario Zagari nel lontano 1958 : abbiamo  pertanto ritenuto utile continuare la rivista sotto  forma di sito, in cui non ci si limiterà solo a trattare il settore storico dell’Italia e dell’Europa, ma anche problemi di attualità politica, economica, della mondializzazione, delle guerre economiche e dei carri armati, della lotta per la pace,   la democrazia e la solidarietà.

Vi chiediamo di aiutarci a diffondere questi messaggi che sono in lingua italiana o in lingua francese e tra poco pure in inglese e altre lingue. Ci sono sempre più numerosi gli stranieri che conoscono l’italiano e italiani che conoscono le altre lingue (cosi’non c’é bisogno di fare le traduzioni) : é cosi’ che si costruisce l’Europa dei popoli  nella diversità culturale e linguistica.

Se vi è possibile inserire nel vostro sito anche i nostri due siti vi saremmo grati e vi ringraziamo sin d’ora per la vostra collaborazione.

Vi saluto e rimango a vostra disposizione per tutte le informazioni che ritenete utili.

Gianni Copetti

Presidente

 

 News .......  :  CULTURA & STORIA SOCIALISTA
 
MATTEOTTI, UN SOCIALISTA
 

Ottantesimo anniversario dell'uccisione

10 giugno 1924 - 2004

 

            

Giacomo Matteotti . Deputato socialista, nell'ottobre del 1922 fu nominato segretario del Partito Socialista Unificato. Avverso alla politica di compromessi praticata anche da molti compagni, fu tra gli oppositori più efficaci e decisi del governo Mussolini che attaccò più volte alla Camera sino al duro discorso del 30 maggio 1924 con cui denunciò le violenze e i brogli commessi per vincere le elezioni del 6 aprile. Assalito pochi giorni dopo (10 giugno) da una banda di sicari fascisti (A. Dumini, A. Volpi, A. Poveromo, A. Putato, A. Malacria e G. Viola), fu ucciso e sepolto alla Quartarella, località deserta della campagna romana. Il cadavere fu ritrovato il 16 agosto successivo. La notizia del delitto suscitò un'ondata di orrore e di indignazione che parve mettere in pericolo le basi dello stesso governo, ma le opposizioni non seppero agire con sufficiente energia e Mussolini poté in poco tempo superare la grave crisi. Solo nel 1947 fu celebrato il processo contro i superstiti esecutori materiali del delitto (Dumini, Poveromo e Viola), che furono condannati a 30 anni di reclusione.

 
Bibliografia
E. Bassi, Giacomo Matteotti, Milano, 1945; P. Gobetti, Matteotti, Milano, 1945; G. Spagnuolo, Ceka fascista e delitto Matteotti, Roma, 1947; G. Salvemini, Nuova luce sull'affare Matteotti, in «Il Ponte», 1955; G. Arfè, Giacomo Matteotti uomo e politico, in «Rivista Storica Italiana», 1966; A. G. Casanova, Matteotti. Una vita per il socialismo, Milano, 1974; S. Merli, Fronte antifascista e politica di classe. Socialisti e comunisti in Italia 1923-1939, Bari, 1975; C. Carini, Giacomo Matteotti. Idee giuridiche e azione politica, Firenze, 1984.