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Fischi per Villetti (Sdi). Capezzone: è venuto a proporci il divorzio / La Provincia

Date: 05/11/2006
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Fischi per Villetti (Sdi). Capezzone: è venuto a proporci il divorzio La ‘Rosa’ perde già i petali ------------------------------- PADOVA — I fischi a Roberto Villetti della platea radicale, ‘offesa’ per l'appellativo ‘partitocratico’ di ‘delegati’ con il quale si è rivolto a loro, sono forse l'immagine che rende più plasticamente il ‘de profundis’ della Rosa nel pugno che sta andando in scena al congresso di Radicali Italiani. Villetti, che è anche presidente del gruppo della Rosa nel pugno alla Camera oltre che vice segretario dello Sdi, ci rimane male. «Sono molto rammaricato — dice — perchè i fischi sono un elemento di divisione, mentre noi abbiamo bisogno di unità». Ma è una unità alla quale sembrano ormai credere poco sia i socialisti che i radicali. Villetti ci prova a chiedere alla platea radicale un «miracolo», ma di fatto denuncia che il percorso è ormai segnato quando dice che «se anche la Rosa nel pugno chiudesse la sua esperienza, comunque resterebbe il fatto di aver riportato i Radicali in Parlamento e al governo». Il discorso di Villetti arriva dopo il duro botta e risposta dell’altro ieri tra Enrico Boselli e Marco Pannella sull’utilizzo del simbolo della ‘Rosa’. Ieri Pannella ha ribadito il niet sul simbolo, seppur accompagnato da una semi-apertura sulla possibilità di presentare alcuni «degni candidati» della Rosa nel pugno alle prossime amministrative. L'aria, quindi, è quella, di una vera e propria vigilia di separazione. «Mi spiace — lo esplicita Capezzone — che Roberto sia venuto qui a proporci un divorzio consensuale, anzi, in questo caso, un divorzio deciso da una parte sola». Anche Lanfranco Turci, che alle ultime politiche ha lasciato i Ds scommettendo sulla Rnp, osserva che «la ‘Rosa’ così come l'abbiamo conosciuta finora, non può continuare». Ma anche lo Sdi, per Turci, ha di fronte a sè «il momento della verità: o la collocazione nel Partito Democratico», oppure un «impegno nella riorganizzazione dell'area liberal-socialista».

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