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Nesi: Sdi nel PD? Per ora rafforziamo l'area socialista/ Gazz. Mezzogiorno

Date: 29/10/2006
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l'intervista Parla l'ex presidente della Bnl ed ex ministro ------ Nesi: Sdi nel Partito democratico? Per ora rafforziamo l'area socialista -------- Dal nostro inviato OSTUNIDa soli o da subito nel Partito Democratico? C'è una «terza via», però, che è definizione impegnativa, tanto quanto è il peso politico di chi la propone. Nerio Nesi, 81 anni ben portati, già deputato ed uomo di governo, l'unico «Cavaliere del lavoro di sinistra» come dice una biografia on-line, presenza significativa nello Sdi, è sceso giù ad Ostuni appositamente per l'incontro su «Area Socialista e Partito Democratico». «Sono venuto da Torino - dice - per ragioni di affetto nei confronti di Claudio Signorile, ma soprattutto perché ero curioso di vedere com'è fatto il socialismo pugliese. É certamente utile vederlo, perchè adesso il nostro è un partito in cui si discute poco e si tende a discutere sempre meno, come in tutti i partiti. E queste riunioni servono ad alzare il livello del dibattito». E in agenda c'è il Partito Democratico... «Mi sembra che il mio vecchio amico Signorile abbia più certezza di me, perchè mi sembra che l'impostazione che ha dato al convegno, con gli "otto punti di Ostuni", sia in tal senso. I punti sono tutti condivisibili, ma su uno, io ho qualche perplessità, qualche incertezza. Quando si dice: bisogna che lo Sdi, quindi noi, che siamo lo Sdi, facciamo parte fin dall'inizio del Partito Democratico. Ecco: questo è il punto sul quale mi auguro che mi convincano questi interventi. Ho ribadito nelle scorse ore che ci sono tre strade. Una è quella dello star da soli, che mi sembra la più affascinante, ma anche la più difficile, forse impossibile. La seconda è quella di fare, ed è ciò che mi pare si prefigga il convegno, un'area socialista, che è il Partito democratico, per fare l'area socialista nel Partito democratico. E la terza strada è di vedere cosa succede, se si fa il Partito democratico. Perchè - riprende Nesi -, stiamo parlando di ipotesi tutte da verificare. La mia impressione è che i gruppi dirigenti della maggioranza dei Ds e della Margherita vadano avanti. La mia impressione, però, è anche che le difficoltà all'interno dei due maggiori partiti del centrosinistra non siano poche». Ad esempio? «Ad esempio - ribatte -, proprio l'altro giorno, uno dei più autorevoli personaggi dei Ds della mia città, Torino, che è il presidente della Regione Piemonte, la signora Bresso, ha detto una frase molto indicativa. Ha detto: "O il Partito democratico si inserisce, dichiaratamente, nell'area socialista europea, vale a dire nel Partito socialista europeo, oppure io non ci sto". E parliamo del presidente di una delle Regioni più importanti d'Italia e d'Europa. Dall'altra parte vedo anche nella Margherita dei forti segni di incertezza. É per questo - riprende Nesi - che io sarei più cauto nel dire: entriamo subito nel Partito Democratico. Dall'altra parte ci sono i soliti problemi. Se si fa il partito democratico, probabilmente ci saranno delle defezioni. Dico "probabilmente", perchè non sono mai sicuro delle defezioni nel partito dei Ds: il Correntone, una parte del Correntone, una parte anche della maggioranza, perchè per esempio la signora Bresso non fa parte del correntone: è dalemiana. Costoro si stancherebbero e farebbero un partito che i due maggiori esponenti di quest'area, cioè Salvi e Mussi, dicono che si chiamerebbe "socialista"». E ci sarebbero problemi, dunque. «E qui nascono dei problemi - osserva Nesi -. Io dico che avremmo dei problemi a stare di nuovo con Bertinotti, che conosco. Egli viene dal Partito socialista, viene dall'area lombardiana del Psi. Io lo ricordo ancora, quando lui ci lasciò in un'osteria vicino a Gattinara, cittadina della provincia di Vercelli. E disse che andava nel Psiup. Poi lui ha fatto quella scelta. Egli è troppo pieno di sè stesso, del suo narcisismo... Avremo qualche problema, mentre ne avremo di meno ad essere alleati di Mussi e di Salvi, che conosco benissimo e per i quali vi è anche una simpatia umana». Il problema dunque è che si è ad un incrocio con tre vie! «La mia via è stare a guardare un attimo: rinforziamo l'area socialista. Ecco: rinforziamo l'area e quelli che vengono dalla vecchia corrente lombardiana, che sono persone perbene, serie.. Ed è già non dire poco, anche se sarebbe ovvio». Angelo Sconosciuto

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