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Il caso di Luigi Rocca Sindaco di Isola Capo Rizzuto / dal Il Riformista

Date: 06/07/2006
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IL CASO DI LUIGI ROCCA SINDACO DI ISOLA CAPO RIZZUTO Mamma Del Turco, vuole una segreteria under 40 Domani l'esecutivo dello Sdi, segnato da fibrillazioni interne contro il gruppo dirigente ed esterne contro i radicali. ------------------- • da Il Riformista del 6 luglio 2006, pag. 6---------------- di Carlo Puca----------- Si chiama Luigi Rocca, e ai più non dice niente, soprattutto a quelli che fanno politica a Ro ma. Nei suo piccolo, però, anche Rocca fa politica. Per la precisione, è il sindaco socialista di Isola Capo Rizzuto, un bel paese costiero e turistico in provincia di Crotone. Ebbene, un paio di giorni fa, incalzato com'era contro la Rosa nel pugno, il nostro non ce l’ha fatta piu. Ha preso carta e penna e ha scritto un comunicato in qualità di “componente del direttivo regionale dello Sdi calabria”. I suoi toni risultano perentori. Chiede “le dimissioni di Enrico Boselli visti i deludenti risultati elettorali”, pretende “la convocazione di un congresso nazionale”, sollecita “la creazione di una corrente nazionale interna al partito” in opposizione all'attuale gruppo dirigente dcl lo Sdi, autore - secondo il sindaco di Isola Capo Rizzuto – “dell'ennesimo fallimento politico: l'accordo con i radicali”. Naturalmente, Rocca non ha un gran peso nel partito. Conta nè più nè meno dei tanti amministratori di comuni minori che lo Sdi riesce ancora a conservare nonostante Tangentopoli. F pero sono proprio i Rocca, i tanti mini-cacicchi socialisti, a consentire alla nomenclatura romana di poter vantare un minimo di consenso elettorale sul territorio nazionale. Anzi, in particolare sono appena sei le regioni dove il partito di Enrico Boselli si afferma in maniera relativamente importante. In Lombardia, Toscana, Abruzzo e Puglia lo Sdi ha buoni riscontri elettorali. In Calabria e Campania i risultati sono invece ottimi. Guarda caso, da queste sei regioni, tranne forse la Lombardia, stanno partcndo i fendenti piu critici per l'alleanza con i radicali, anche da socialisti più pesati elettoralmente di Rocca. Una paio di esempi. Il consigliere regionale campano dello Sdi Felice Iossa, uno che a Napoli prende un sacco di voti, sostiene che «non ci sarà mai la possibilità di contaminare noi socialisti, da sempre bravi a sollevare le questioni che interessano la maggior parte degli italiani, con i radicali, che rappresentano un elite e quindi la minoranza». E ancora “Penso che i socialisti debbano riprendere la strada maestra che fu segnata dai congressi di Genova e Fiuggi, e battersi perché in Italia possa nascere un partito democratico e riformista”. Passiamo in Toscana. Qui il segretario regionale Pieraldo Ciucchi non esita a dire che “la crisi della Rosa nel pugno è figlia dell’esperienza di questi mesi, essendo finita per apparire una cosa totalmente radicale anche per la corresponsabilità del gruppo dirigente socialista, che si è reso latitante. Al di là di tutto, pero, “il primo male di cui soffre la Rosa è l'egemonismo, il protagonismo radicale che fornisce di sè una rappresentazione quasi padronale”. Insomma, in vista dell'esecutivo nazionale convocato per domattina all’hotel Palatino di Roma, dal territorio non arriva una bellissima aria in direzione dei radicali, di Boselli e di gran parte del gruppo dirigente di San Lorenzo in Lucina. Per di più. s'annuncia dall'Aquila un Ottaviano Del Turco ancor piu combattivo, a maggior ragione dopo le dimissioni di Roberto Villetti da capogruppo della Rosa. Da sempre critico per l'alleanza con Marco Pannella, il governatore abruzzese è pronto a rilanciare il tema dell'unità socialista. Soprattutto sta pianificando una proposta dirompente per il gruppo dirigente dello Sdi, la seguente: costituire una cabina di regia composta di quattro, massimo cinque persone, che affianchino l'attuale segreteria. Una cabina, però, nella quale indicare esclusivamente i “migliori socialisti under 40, quelli che secondo il governatore dovrebbero prendere le redini del partito nel giro di un anno, in un congresso che sancirebbe il termine di una fase di transizione dal vecchio al nuovo. Poi sabato e domenica Del Turco potrebbe andarsene a Tivoli, al quarto congresso dei giovani dcllo Sdi, per godersi una scontata standing ovation.

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