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ANCONA:Uniti nell’Ulivo? Progetto congelato” / Corriere Adriatico

Date: 05/05/2005
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Pieroni (Sdi) insiste con la linea dura. Intanto Rocchi dialoga con Signorile “Uniti nell’Ulivo? Progetto congelato” ANCONA - Ce n’è per tutti: per i Democratici di Sinistra, “arroganti e mistificatori della realtà”, per la Margherita, rea di aver “coperto i Ds e di non averli fatti rigare dritto”. Insomma, i toni e il volume sono tutt’altro che abbassati e quell’armonia che regnava qualche settimana fa, sembra veramente ormai essere un ricordo. Al momento pure lontano. Moreno Pieroni, segretario regionale dello Sdi, torna alla carica. Lascia a casa il politichese e, all’indomani dell’incontro del suo partito, al quale ha partecipato anche il senatore Gerardo Labellarte, ribadisce l’intenzione dello Sdi di non proseguire il cammino unitario con Ds, Margherita e Re. In una parola: fine dell’esperienza di Uniti nell’Ulivo. Per ora ma, “con ogni probabilità, anche per le Comunali che ci saranno l’anno prossimo”. Fine dei giochi. Capolinea. Colpa dell’epilogo delle trattative su Giunta e ufficio di presidenza che ha lasciato a bocca asciutta lo Sdi. “Non siamo disposti - precisa Pieroni - a continuare un progetto politico con chi non ha rispetto degli alleati. Trovo allucinanti le parole del segretario dei Ds Massimo Vannucci che in questi giorni ha dichiarato con insistenza la sua soddisfazione per come si è chiusa la vicenda nomine in regione. Non mostra senso di responsabilità, Vannucci, neppure nel sostenere che lo Sdi non ha preso niente per colpa delle divisioni interne. Siamo alla mistificazione della realtà: lo Sdi non ha preso nulla perché dovevano prendere tutto i Ds, con il silenzio-assenso della Margherita”. Non fa un passo indietro, lo Sdi, dunque. Neppure mezzo. Complici le trattative in corso per strappare le presidenze di commissioni e soprattutto degli enti di secondo grado - leggi poltrone ben pagate - alza il tiro e la voce. E intanto pensa agli sviluppi futuri. Il 19 maggio a Jesi si terrà un’iniziativa per l’unità dei socialisti. La organizza Cesare Serrini, avvocato jesino, e sono stati invitati Signorile, Tiraboschi. Anche Rocchi ha dato la sua adesione. Lui stesso, a margine del Consiglio regionale di lunedì scorso, ne dava conferma. “Cosa farò in futuro? Intanto partecipo all’iniziativa per l’unità dei socialisti. Uniti nell’Ulivo? Progetto congelato”. E se la divisione dei pani - leggi assessorati - ha avuto come conseguenza l’abbandono del tavolo unitario da parte dei socialisti, quella dei pesci - leggi presidenze delle commissioni e degli enti di secondo grado - non fa stare tranquilli gli uomini dell’Udeur. Vero che hanno avuto il “contentino” della vicepresidenza per David Favia, ma c’è sempre Giorgio Giombini da “sistemare”. Il segretario regionale del Campanile, cancellato dal listino per l’eccesso di voti portati a casa da Spacca, oltre ad annunciare che nella prima decade di giugno si terrà il congresso regionale del partito con il rinnovo dei vertici (“io mi ricandido”, precisa subito), aggiunge che “la ferita per il mancato rispetto dell’accordo nazionale resta aperta. Spacca - prosegue Giombini - non può continuare a fare il Pinocchio dicendo che non conosceva l’accordo firmato da Fassino e Rutelli. Noi, per senso di responsabilità, abbiamo accettato la vicepresidenza. Però la partita non è chiusa”. L’Udeur vorrebbe l’Assam per Giombini. E, se ci scappa, anche lo Svim e l’Iacp per Tesei. Trattative aperte.

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