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EBOLI. I socialisti: non siamo parenti poveri / dal Mattino

Date: 29/01/2005
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I socialisti: non siamo parenti poveri Eboli. Scontro frontale nel centrosinistra. I socialisti ritrovano l’unità e denunciano “la pregiudiziale comunista”. Pronti a costruire la terza alternativa elettorale. Centrosinistra da una parte, Casa delle Libertà dall’altra. E poi loro, i socialisti guidati da Carmelo Conte. «A sindaco si presenterà l’ex ministro», raccontano nell’ambiente. Il ticket elettorale si completa con Pino Mirra, segretario dello Sdi. Socialisti uniti. Ed è subito “guerra” a Rifondazione e Pdci: «Che stanno costruendo a Eboli un nuovo muro di Berlino. Noi siamo per un’altra politica, siamo la sinistra moderata, aperta al dialogo», esordisce Antonio Conte, esponente della Costituente Riformista. Insieme a lui ci sono Pino Mirra e Antonio Rocco, segretari dello Sdi e del Psdi. Contro i comunisti, porte aperte a Ds e Margherita: «Ai quali chiediamo di disconoscere la posizione di Rifondazione, a livello locale e provinciale». A Eboli è nata una federazione: «Per riunificare i socialisti. Prendiamo atto che a Roma, Napoli e Salerno facciamo parte del centrosinistra- spiega Mirra- ma solo a Eboli continuano ad avere pregiudizi, ad escluderci dalla coalizione». Contro Conte, contro i socialisti, due giorni fa gli strali di Rifondazione e Pdci: «Siete fuori dal centrosinistra». All’esclusione sancita da Paudice e Cariello, Pino Mirra ribatte: «È dal ’96 che diamo il nostro contributo elettorale al centrosinistra. Sei mesi fa, poi, con Margherita e Ds abbiamo chiuso un accordo». I socialisti reclamano la poltrona a sindaco: «Ora tocca noi, alla sinistra democratica». L’alternativa più equa? «Facciamo le primarie, senza paura. In sette giorni si possono organizzare- dice Antonio Conte- vedremo il gradimento della gente, lasciamo decidere il popolo». Altra ipotesi? «La questione verrà risolta dalle segreterie provinciali». Socialisti fuori dal centrosinistra? A Eboli sembra quasi scontato. Di andare da soli, i contiani non hanno timore: «Siamo contro la politica fatta davanti ai caminetti, le alleanze che sigla Rifondazione. Da 14 anni i comunisti governano una città ormai allo sfascio. E continuano a dare la colpa a noi», spiega Antonio Rocco. Muro contro muro. Sabato scorso le tre anime dell’ex Psi hanno firmato un documento durissimo. Eboli viene descritto come un paese in piena crisi occupazionale, all’asfissia commerciale, in caduta libera economica: «La nostra è una riflessione veritiera, ma iniziale, per discutere sul programma. L’estrema sinistra si è chiusa subito a riccio». Vi accusano di avere una lista civica? «È perché, nel ’96, Rosania come ha vinto?». La risposta dell’estrema sinistra non si fa attendere: «Sono le stesse teorie che Conte va ripetendo da 30 anni. Noi siamo antagonisti ai socialisti. Chiedano al centrosinistra di cacciare Rifondazione. Vediamo la risposta», spiega Enzo Paudice, segretario di Rifondazione Comunista.

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