"Il premier sarà Draghi
il nuovo Macron"

Intervista a Rino Formica su "Quotidiano Nazionale"  del 28-05-2017


Roma, 28 maggio 2017 - IL NUOVO Emmanuel Macron? Mario Draghi, attuale presidente della Banca centrale europea. I partiti? Vogliono il voto anticipato in autunno per bloccare la loro irreversibile decadenza. L’Europa? Non può contare sugli Usa di Trump e quindi deve essere unita. Scenari di grande cambiamento all’orizzonte il cui skyline è disegnato da Rino Formica (foto). Il tavolo di uno dei maggiori esponenti della sinistra socialista, è ingombro di appunti. Leggiamoli insieme.

Formica, riecco il proporzionale. Orrore?
«Il proporzionale è la formula per una legge elettorale in grado di fotografare gli orientamenti visibili del Paese, le sue culture. All’assemblea costituente i comunisti proposero un emendamento per fare del proporzionale una voce della Carta. I partiti non erano contrari, ma pregarono il Pci di trasformarlo in un ordine del giorno.

Non sarebbe stato elegante mettere un vincolo in Costituzione su una legge di competenza del Parlamento. Antonio Giolitti acconsentì e l’emendamento fu trasformato in ordine del giorno. Da quel momento in poi il proporzionale produsse leggi buone che rappresentavano il punto medio della pluralità delle posizioni». 

Ma esisteva un problema di stabilità e governabilità.
«Solo a partire dagli anni Settanta dopo la grande crisi del Sessantotto. Però, il problema è un altro. L’instabilità dipendeva dal meccanismo oppure dalla crisi dei partiti? A parte un paio di eccezioni, le legislature sono finite anzitempo. Ci fosse il proporzionale o il maggioritario. Non è questione di regole, ma di politica malata».

Si profilano elezioni anticipate.
«Ci sono spinte e controspinte. Gli apparati dei partiti hanno un timore. E cioè che sciogliere la legislatura alla fine del mandato, cioè nel 2018, sia un rischio. La finanziaria non sarà delle più piacevoli, per non dire che sarà lacrime e sangue. Votando nel 2017, i partiti pensano di frenare la decomposizione definitiva».

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