
«Il destino dell’Italia nel voto per l’Ue»
Intervista a
Rino Formica su La Gazzetta del Mezzogiorno del 16 maggio 2019 (pagina
5 nazionale) di Leonardo Petrocelli
Onorevole Rino Formica, barese,parlamentare
socialista di lungo corso,
già ministro del Lavoro e delle Finanze,
il duello infinito fra Lega e
M5S, pur alleati al governo, sta accompagnando
l’Italia al voto fra mille
polemiche. Che impressione ha di questa
campagna elettorale?
«È come chiedere a chi sta attraversando
un temporale che giudizio possa darne.La
domanda corretta sarebbe un’altra:qual
è la sua speranza?»
Bene, qual è?
«Che finisca presto questa commedia autodistruttiva
per l’intera comunità nazionale...
Lei chi voterà?
«Non sono del Pd che oltre tutto giudico
responsabile della catastrofe della sininistra
e della crescita dei populisti. Ma ri-tengo
che, in questo momento, votare perla
lista che porta numeri al Pse sia undovere
storico per chi ha un certo tipo disensibilità».
Da come parla dei dem non sembra
che Zingaretti la convinca molto.Un’altra
rinascita mancata?
«Il Pd nasce con due peccati originali:l’abrogazione
della storia e della forza
politica del socialismo e soprattutto l’ideache
fondendo due anime diverse, quella
cattolica di sinistra e post-comunista, si
potesse creare facilmente un partito. Le
due fazioni sono entrate in concorrenza,animando
la stessa commedia che c’è oggi
fra Lega e M5S»...[
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