M5s e Lega divisi
sulle grandi opere, non proprio l'ultimo
capitolo del programma di governo. Per non
parlare della manovra: secondo il ministro
Tria servono 22 miliardi, mentre le richieste
di Salvini ne farebbero lievitare il costo
complessivo a 44 miliardi, secondo Repubblica.
Altro che vincoli di bilancio: è una sfida
aperta alla Commissione europea. Ma secondo
Rino Formica, ex ministro socialista, memoria
storica della prima repubblica, "quando si
tratterà di decidere, il capo della Lega sarà
costretto a capitolare". Tra ottobre e
novembre avverranno una serie di fatti
rilevanti sia sul piano internazionale che su
quello europeo, dice Formica.
Cominciamo
dai primi. Uno su tutti, le
elezioni di medio termine negli Stati Uniti.
Ci diranno come risponde l'elettorato
americano all'improvvisazione populistica di
Trump, fatta di politiche economiche di
giornata, perché i dazi sono questo, e di
alleanze variabili, dove il bilateralismo ha
preso il posto di una politica multipolare di
lungo corso.
In Europa ci
avviciniamo all'avvio della campagna
elettorale europea. Non sarà la
vecchia proiezione europea degli schemi
politici nazionali. Si svolgerà su alcune
opzioni fondamentali di carattere
sovranazionale. Da un lato l'atteggiamento
verso i populismi nella dialettica per
l'elezione dei parlamentari europei.
Dall'altro, il ruolo dell'Europa nei confronti
di grandi aree geopolitiche che per il momento
non sono dialoganti.
C'è una debolezza
dell'Europa? Altroché. I
governi non fanno un ragionamento globale, si
muovono solo sulla base delle proprie
convenienze.
L'asse
franco-tedesco è in crisi. E'
certamente in difficoltà se visto con la lente
della fase pre-populistica della politica
europea. In realtà siamo già oggi in una fase
completamente nuova, quella populistica. Ma
c'è un problema: il populismo non riesce per
ora a cambiare nulla, si sta rivelando una
forza solamente distruttiva.
Populismo e
nazionalismo sono la stessa cosa?
No. L'esperimento ungherese e quello austriaco
non sono di matrice schiettamente populistica.
Solo in Italia il populismo ha assunto una
reale capacità politica, ma per ora non è
...[CONTINUA
A LEGGERE].
|