Rino Formica: il mondo
 ha bisogno di un 'dopo Yalta'

Intervista a Rino Formica -  di Mariella Colonna -  su "Affaritaliani.it" del 03-06-2016


Quando, da giovanissimi, ci accingevamo ad organizzare la vita repubblicana in Italia, fummo educati da una classe dirigente che aveva vissuto esperienze terribili,  il comunismo e le guerre mondiali. Essa ci avviò verso una cultura politica che si fondava su alcuni equilibri: il contesto internazionale, la stabilità democratica interna, la capacità del sistema politico di forzare gli eventi attraverso l'azione non violenta dei partiti. Questa la rete entro la quale abbiamo operato. 
 

Analizzando la vita politica italiana di quest'ultimo ventennio, Rino Formica, più volte ministro di importanti dicasteri del Partito socialista, ad Affaritaliani.it dichiara: mi sorge il dubbio che quelli della mia generazione e di quella seguente non sono stati in grado di educare le generazioni successive ad essere classe dirigente.
Ma per capire le ragioni dell'attuale caos che investe il mondo globale e che non riguarda soltanto il nostro Paese occorre andare a ritroso nel tempo. Un passato che Formica così ricostruisce.

Nell'immediato dopoguerra gli Stati vincitori dell'alleanza angloamericana e l'Urss convennero che l'ordine mondiale dell'organizzazione sovranazionale era saltato a causa dell'insufficienza della Società delle nazioni. Per porvi rimedio Roosevelt, Churchill e Stalin, si riunirono a Yalta, in Crimea, nel 1945, per siglare un accordo volto a ristabilire un nuovo assetto politico mondiale post-bellico.
Gli accordi della Conferenza di Yalta...[CONTINUA CLICCA QUI]