Nel mirino c'è M5s.
Non voglio difendere M5s, ma se Moscovici
voleva accusare i 5 Stelle e salvare Renzi avrebbe
dovuto parlare da socialista europeo invece che da
membro della Commissione. Ma non ha fatto questo
Non crede che alla
fine il suo intervento finisca per essere un favore a
Berlusconi? L'establishment europeo lo ha
nuovamente sdoganato
perché Renzi ha fallito.
L'operazione è
più sottile. A Bruxelles vogliono ridimensionare M5s e
favorire l'ipotesi di una grande coalizione post-voto.
Soprattutto, ritengono che le coalizioni che entrano
in campagna elettorale non saranno le stesse che ne
usciranno dopo il 4 marzo. Se M5s è un fattore di
instabilità, lo è anche nel centrodestra la Lega di
Salvini. Attaccando Di Maio, Moscovici chiude le porte
a Renzi, che aveva chiesto pure lui flessibilità, e
introduce un fattore di rottura nella coalizione di
centrodestra.
In questi giorni, da
Berlusconi a Grasso passando per M5s, si somolto no
sentite tutte le promesse acchiappavoti possibili.
Come vede questo inizio di campagna elettorale?
Fino a quando non saranno presentate le liste
sentiremo solo parole in libertà. Dopo, invece,
insieme ai candidati dovremmo intravedere qualcosa di
più. Però non sono fiducioso.
Eppure promettere
senza mantenere può costare caro, i politici
dovrebbero saperlo.
Tutti i partiti fanno
promesse mirabolanti perché ...[CONTINUA
CLICCA QUI]