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La destra: Berlusconi o il caos

di Emanuele Macalauso da Il Riformista del 18 Maggio 2011

Notizia data in prima pagina del Messaggero: “Nel Lazio è nato un nuovo partito. Si chiama Città nuova formazione creato da Renata Polverini, Presidente della Regione, che non ha temuto di sfidare in alcuni grandi comuni anche i suoi alleati Pdl e La Destra”. Insomma anche la Polverini ha il “suo” partitino. Il comico Grillo ne ha uno anche lui e a Bologna (dico Bologna) sfiora il 10%. Continua la frammentazione politica e la crisi dell’egemonismo berlusconiano accentuerà la crisi di un sistema politico che ha avuto in lui il riferimento essenziale. Da questo punto di vista la seria incrinatura dell’asse Bossi-Berlusconi è il segnale più significativo, ma non il solo. La spinta centrifuga innescata dal “caso” Fini non si arresterà, anche se il “centro” non ha avuto il successo sperato.
L’aspetto più impressionante del declino di Berlusconi è l’assenza di un dibattito, di iniziative volte a riorganizzare una forza di una destra democratica. Dalle reazioni dei notabili del Pdl alla sconfitta si ricava l’impressione che il dilemma sia: Berlusconi o il caos. Tuttavia se qualcuno pensa che, con queste elezioni, la destra è in difficoltà e il centrosinistra sta bene, non ha capito il carattere della crisi. Napoli è una spia di fenomeni che non sono solo napoletani ma riguardano soprattutto il Mezzogiorno nel suo complesso. Anche dove un sindaco Pd rivince (Salerno) ma senza il Pd!
A Napoli il Pd ha fatto un capolavoro: un cittadino di sinistra, un democratico, nel ballottaggio deve scegliere: a destra il candidato di Cosentino e soci e a “sinistra”, un ex magistrato fallito nella professione espressione del giustizialismo più becero. In Calabria non si capisce cos’è e dov’è il Pd.
La destra, dicono alcuni commentatori, ha spostato il suo asse portante del Nord al Sud. Ma nel Mezzogiorno questa destra è ricettacolo di clientelismi e inquinamenti impressionanti.
E cos’è un sistema politico nazionale se nel Sud, quel sistema, è disgregato e non si capisce chi sono e dove sono le forze politiche che fanno politica?
Non c’è dubbio che una fase della vicenda politica italiana, segnato dal protagonismo berlusconiano, va a chiudersi. Ma, cosa c’è dopo? Come aprire una nuova fase? Vogliamo discuterne o no?