| 06 Dicembre 2010 | ||
| E l’ora di mobilitarsi per una grande sinistra socialdemocratica a vocazione maggioritaria 
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| Questo
          appello è rivolto ai più deboli e a tutti coloro che sentono la
          necessità di costruire una società più giusta. Nell’epoca
          della globalizzazione la società evolve velocemente e utopistico
          sarebbe pensare di fermarne i cambiamenti o di ripercorrerla a
          ritroso. Doverosa è invece la necessità di comprenderne i mutamenti
          per costruire dei modelli sociali che siano in grado di garantire una
          sempre maggiore emancipazione degli uomini.  Di
          questo i più deboli devono ritornare a preoccuparsi. Per questo tutti
          coloro che hanno la sensibilità per comprendere devono mobilitarsi.  La
          partecipazione è politica e la politica è l’unico mezzo per
          costruire una società migliore. Purtroppo
          oggi la politica è relegata ad un ruolo marginale, distante dai veri
          interessi della stragrande maggioranza della popolazione, colpa di
          un’intera classe dirigente incapace di lavorare per governare il
          “domani”. Una classe dirigente che confonde il ruolo di politico
          con quello di tecnocrate. Una classe dirigente che spesso mira solo
          agli interessi di pochi e dei più “forti” . In
          questo quadro, nel nostro paese, non esiste più “la sinistra”.
          Quella sinistra che avrebbe il compito di essere l’interlocutore dei
          nuovi deboli e la protagonista nel contribuire ad un crescente
          progresso sociale. Quello
          che rimane è una nomenclatura di persone che nella ricerca di
          esaltare o nascondere il proprio passato ha dimenticato il proprio
          presente. Una classe dirigente in parte nata nelle segreterie o nelle
          quarte file dei partiti di ieri e in parte improvvisata alla politica
          senza motivazione e senza idee. I cosiddetti “ prestati alla
          politica” che farebbero meglio a non prestarsi… Una
          sinistra che, incapace di rappresentare gli interessi dei “nuovi
          deboli”, cerca rifugio nei tatticismi o nell’inseguire
          terminologie o schemi di paesi diversi per storia e cultura. Paesi che
          si portano come modelli di grandi democrazie, ma dove gli uomini
          “muoiono per strada” o ingiustamente su qualche patibolo.  Una
          sinistra che confonde il riformismo con il moderatismo senza
          comprendere che essere riformisti significa prima di tutto avere forti
          ideali e la capacità di lottare con tenacia “alzando la voce e le
          braccia” se ve ne è necessità. Può
          esiste una sola sinistra in grado di creare una coesione tra la
          frenetica evoluzione della società e la necessaria giustizia sociale.
          Può esistere una sola sinistra capace di comprendere le necessità e
          di governare i cambiamenti. Può esistere una sola sinistra animata
          dalla ragione e non da semplici utopie. Può esistere una sola grande
          sinistra  a vocazione
          maggioritaria per un paese che è in Europa.Una grande sinistra
          socialdemocratica che riporti l’Italia nella normalizzazione
          rispetto gli altri paesi europei. Una grande forza italiana del
          socialismo democratico che abbia la consapevolezza delle proprie
          ragioni d’essere e l’ambizione di farle ritrovare a quelle degli
          altri paesi che spesso, pur mantenendone denominazione, le hanno
          dimenticate. E’
          giunto il momento che i più deboli e tutti coloro che comprendono la
          necessità di costruire  una
          nuova e grande sinistra socialdemocratica si mobilitino.  Un
          processo che deve maturare “ dal basso”, nelle università, nei
          luoghi di lavoro, nelle piazze, sui nuovi mezzi di comunicazione di
          massa.  Si
          creino quindi circoli, associazioni, gruppi su internet, ritrovi dove
          discuterne e muoverne i primi passi. Tanti saranno coloro che
          cercheranno di fermare questo processo e tanti quelli che cercheranno
          di confonderne gli obiettivi. Questi ultimi, che in parte hanno
          contribuito a distruggere la sinistra nel nostro paese, se
          continueranno a seguire logiche diverse andranno “ buttati a
          mare”.   Daniele
          Delbene 
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